“Ogni area archeologica ed ogni museo dovrebbero sempre rappresentare un luogo vitale, inclusivo, capace di suscitare curiosità, piacere, emozioni. Dovrebbero essere in grado di proporre un racconto, stimolare domande diversificate da parte di ogni categoria di visitatore e suggerire possibili risposte e garantire anche luoghi di ristoro e di pausa adeguati al progetto culturale e comunicativo, perché, ad esempio, anche la qualità del cibo è parte di un progetto culturale di qualità”. Così il Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, Giuliano Volpe, presentava qualche settimana fa nell’antico borgo pugliese di Accadia, nel corso della rassegna culturale de “Il Sabato delle Idee”, il suo nuovo libro che raccoglie 21 esempi di valorizzazione innovativa dei beni culturali in Italia.
Ben quattro di questi esempi virtuosi si trovano in Campania. Tra questi l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, dove venerdì 14 Ottobre a partire dalle 12.30, in occasione del Corso di Formazione sulla Comunicazione per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania “Amico Bio – Arena Spartacus”, il primo ristorante biologico al mondo in un sito archeologico ha ideato per il pranzo un menù speciale dedicato ai grandi attrattori culturali del casertano ed in particolare dell’antica Capua, quella che Cicerone raccontava come l’altera Roma.
Al termine del pranzo sarà possibile visitare l’intero circuito archeologico dell’Antica Capua che comprende, oltra all’Anfiteatro Campano, anche il Museo Archeologico, il Mitreo e il Museo dei Gladiatori (2,50 euro il costo del biglietto, ingresso gratuito per i giornalisti; chiusura ore 18 con ultimo ingresso alle ore 17).