A Napoli, Consulcesi – il gruppo leader nei servizi e nelle tutele dei medici – ha consegnato rimborsi per un valore superiore a 18 milioni di euro a 449 professionisti campani che vanno ad aggiungersi alle migliaia di colleghi di tutta Italia che hanno già vinto in tribunale, riavendo indietro dallo Stato le somme indebitamente negate per gli anni di scuola post-laurea. L’Italia, violando le regole imposte dall’Ue (direttive comunitarie 75/362 CEE e 82/76/CEE), non ha corrisposto il corretto trattamento economico durante la scuola di specializzazione tra il 1978 ed il 2006. Una forte ingiustizia, sanata dall’intervento dei tribunali che stanno ripristinando quei diritti negati accogliendo i ricorsi presentati attraverso numerose azioni legali. Si tratta di cifre imponenti: solo ai medici tutelati da Consulcesi sono stati, ad oggi, riconosciuti oltre 450 milioni di euro con il rischio di un esborso complessivo superiore ai 5 miliardi di euro che incombe sulle casse dello Stato. Per questo, come anticipato ai microfoni di La7 dal Viceministro all’Economia Enrico Zanetti, «il Governo è intenzionato a trovare una rapida soluzione alla vicenda».
Presenti alla consegna Silvestro Scotti, Presidente OMCeO di Napoli, del Professore Giuseppe Petrella, Ordinario “Chirurgia Generale” e “Chirurgia Oncologica” all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, del Presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella e del giornalista di La7 David Parenzo (che ha coordinato l’incontro). Sul tema degli specializzandi è intervenuto il presidente dell’OMCeO di Napoli Scotti: «L’azione istituzionale di Consulcesi in questi anni è stata eccellente anche per fare chiarezza tra le normative europee e la mancata applicazione in Italia. La giornata di oggi è il riconoscimento di un diritto per tanti colleghi che erano stati penalizzati negli anni della scuola di specializzazione».
Si sta lavorando in tal senso anche in Parlamento, dove è iniziato l’esame finale del Ddl 2400, presentato da 21 senatori di schieramenti trasversali: il testo prevede un accordo forfettario transattivo, valido solo per chi avrà fatto ricorso. «Ora che c’è una chiara volontà politica di chiudere la vicenda, invitiamo i medici penalizzati dalla mancata applicazione delle direttive Ue in questione a non perdere questa occasione, scongiurando il rischio di rimanere fuori dai rimborsi». Così il presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella: «È dunque fondamentale, per i medici che ancora non l’avessero fatto, presentare ricorso per ottenere il rimborso forfettario previsto dal Ddl. Proprio per questo – conclude il presidente Tortorella – stanno partendo le nostre ultime azioni collettive. La prossima è prevista per il 15 dicembre, con numerosi OMCeO, Enti, Associazioni, Sindacati e Società Scientifiche che hanno convenzionato i loro iscritti.