Il tifo violento ritorna alla ribalta.
L’ultimo episodio ha per protagonisti cinque ultras del Catania che sono stati sottoposti al Daspo, con obbligo di firma, dalla Questura del capoluogo etneo nell’ambito delle indagini sull’assalto al bus che, il 27 agosto scorso, portava i tifosi della Juve Stabia allo stadio Angelo Massimino.
Due supporter della ‘Curva Sud’, di 22 e 32 anni, sono stati denunciati per lancio di oggetti contundenti. Indagati, dopo accertamenti eseguiti dalla Digos, anche uno dei leader della “Curva Sud”, N. O., di 28 anni, già più volte sottoposto al Daspo, per aver lanciato un oggetto contro il pullman dei sostenitori stabiesi.
Altri due ultras del Catania, di 19 e 21 anni, sono stati invece denunciati per avere acceso fumogeni all’interno dello stadio durante lo svolgimento della gara.
Nell’ambito delle stesse indagini, coordinate dalla Procura di Catania, agenti della Digos della Questura hanno anche sequestrato due dei motocicli utilizzati dagli aggressori etnei durante l’agguato al bus di tifosi ospiti.
Poco prima della partita disputata lo scorso 27 agosto allo stadio Massimino di Catania, un gruppo di persone che viaggiava sulla circonvallazione a bordo di una quindicina di scooter, ha incrociato all’altezza della rotonda da cui ci si immette nel rione San Nullo, il pullman della squadra dello Juve Stabia.
Non appena hanno visto l’autobus, i motoveicoli hanno superato il blocco di una pattuglia della polizia locale e immettendosi nella medesima direzione di marcia del pullman, verso il quale hanno lanciato un sasso e un bastone che, grazie alla presenza dei poliziotti di scorta, non ha raggiunto il mezzo sul quale viaggiava la squadra. Gli scooter sono fuggiti in direzioni diverse, tallonati dai poliziotti, hanno preferito abbandonare due dei veicoli e scappare a piedi, introducendosi all’interno di un plesso condominiale attraverso il quale avrebbero raggiunto le traverse limitrofe.
In attesa di rinforzi, gli inseguitori sono rimasti sul posto dov’erano stati abbandonati i mezzi e, proprio in questo frangente, gli agenti hanno bloccato uno dei giovani, identificato per M.S., classe 1993 e lo hanno subito condotto in questura. Grazie a una veloce indagine, gli uomini della Digos hanno identificato un altro ultras, il proprietario del secondo scooter abbandonato in via Galermo: L.R. classe 83, con piccoli precedenti penali e, peraltro, già in passato sottoposto a Daspo.