La libertà di stampa conferma di non essere un ideale alla deriva né un’utopistica chimera da sbandierare nei salotti televisivi in cui impazzano i talk show in materia, al cospetto di notizie che sottolineano come e quanto il lavoro dei giornalisti sia sempre più esposto a violenze, minacce, abusi e soprusi.
Cento giornalisti stamattina a Salerno hanno aderito al sit in che ha avuto luogo davanti alla sede della Procura a tutela della libertà di stampa, per rispondere con la presenza e con una ferma e concreta reazione agli attacchi all’informazione.
“Un aspirante editore, in corsa per acquistare la Città di Salerno dal gruppo Espresso, sferra pugni ai giornalisti nella redazione centrale di Metropolis di cui è finanziatore. – si legge in un post pubblicato su Facebook dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli – La Procura di Salerno fa pedinare una giornalista e poi le sequestra il cellulare solo perché si è rifiutata di rivelare la fonte di un articolo. Un giornalista picchiato a Caivano mentre documentava l’inquinamento prodotto da un’azienda. A tutto questo Ordine dei Giornalisti della Campania e Sindacato unitario dicono BASTA. Dopo il successo dell’iniziativa di Salerno – conclude il presidente dell’ODG – altre manifestazioni seguiranno in altre zone della Campania.”
L’ordine dei giornalisti, il Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania e la Federazione Nazionale Stampa Italiana, stanno sostenendo questa battaglia con ferma convinzione, combattendo costantemente al fianco dei giornalisti che lungo il loro cammino incontrano fatti e persone che ledono, oltraggiano, minacciano, attentano e violentano la libertà di stampa.
Anche il giornalista e consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli ha aderito alla manifestazione e attraverso i social ha dichiarato quanto segue: “Oggi sono stato a Salerno per esprimere la mia solidarietà ai giornalisti coinvolti negli episodi di questi giorni e ribadire il diritto alla libera informazione e l’ho fatto da Consigliere regionale, ma anche da giornalista che ha sperimentato quanto, nei Tribunali, ci possano essere abusi di potere e vere e proprie violazioni delle leggi”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, presente alla manifestazione con il deputato Michele Ragosta, ricordando che, negli anni scorsi, era stato fermato e costretto a lasciare la macchina fotografica all’ingresso del Tribunale di Napoli e garantendo la sua piena disponibilità ai giornalisti per quanto di competenza del Consiglio regionale. “E’ assurdo che si possa arrivare al sequestro del cellulare di una giornalista, come è capitato a Rosaria Federico de La Città di Salerno, così come è inaccettabile il clima di tensione, arrivato addirittura a un’aggressione, che s’è creato a Metropolis e che potrebbe ricrearsi anche a La Città visto che i protagonisti dell’episodio denunciato dai giornalisti di Metropolis sono gli stessi che stanno acquistando l’altro quotidiano” ha aggiunto Borrelli per il quale “i giornalisti devono essere lasciati liberi di fare il proprio lavoro e, qualora facciano errori o commettano abusi, vanno criticati e puniti, ma sempre restando nell’ambito delle leggi e non certo ricorrendo a sequestri arbitrari e vere e proprie aggressioni come è stato denunciato nel salernitano nei giorni scorsi”.