All’ombra del Vesuvio, si fa sempre più rovente il clima sul fronte criminalità. Impazza la caccia agli scooter dei clan e per ottenere un risultato significativo in tal senso sono scese in campo tutte le forze dell’ordine, con posti di blocco a tappeto nelle cosiddette zone calde della città.
Scooter di grossa cilindrata, il più delle volte rubati: sono prettamente questi i mezzi di cui si serve la camorra per mantenere il controllo criminale sul territorio.
Agguati, “stese”, cioè gli atti intimidatori e le dimostrazioni di forza, messi a segno sparando una raffica di colpi di pistola e kalashnikov verso il cielo o verso “obiettivi sensibili”, quali le abitazioni di affiliati o parenti di un clan rivale, ma anche contro le vetrine dei negozi dei commercianti che si ribellano al pizzo, oltre a scippi, rapine, furti di vario genere: tutte pratiche criminali accomunate dall’utilizzo di motoveicoli potenti e veloci, capaci di divincolarsi agevolmente tra i vicoli.
Nel giro di circa 15 giorni sono stati sequestrati 277 ciclomotori da carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Finora sono stati tutti trasportati in un’area adibita a deposito, in via Campegna, nel quartiere Fuorigrotta.
Dal 10 ottobre, invece, entrerà in attività un deposito, a via Argine, nel quartiere Ponticelli, che il Comune di Napoli è riuscito a ottenere con un atto deliberativo voluto dal sindaco de Magistris e dall’assessore Clemente, ma non parimenti appoggiato dalla cittadinanza e dal consiglio della VI Municipalità.
Un’opposizione che trapela in maniera inequivocabile dal volantino affisso in diverse strade del quartiere: NO AL DEPOSITO DI MOTOVEICOLI SEQUESTRATI A PONTICELLI.
“Si comunica ai cittadini di Ponticelli – si legge nella nota diramata da diversi gruppi politici della VI Municipalità – che il consiglio della Municipalità 6 nella seduta del 16 settembre 2016 ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro l’immotivata scelta dell’amministrazione comunale di destinare il parcheggio di interscambio di via Argine a deposito giudiziario di motoveicoli sequestrati.
L’amministrazione comunale non tenendo in nessuna considerazione la volontà espressa dal consiglio municipale chiuderà dal 1° ottobre il parcheggio di Via Argine.
I sottoelencati gruppi politici della Municipalità 6 condannano tale scellerata scelta che penalizza ancora una volta un territorio già fortemente degradato e privo di infrastrutture.
Stigmatizzano l’atteggiamento dell’amministrazione de Magistris che con ostinazione adotta provvedimenti per il territorio senza consultare la Municipalità e senza criteri di scelta.
All’amministrazione centrale che si dimostra sorda alle istanze ed esigenze dei cittadini chiediamo il ritiro immediato della delibera di giunta comunale n°540 del 09/09/2016 e il mantenimento del parcheggio a servizio dei cittadini.”
Il volantino porta la firma del Partito Democratico, Democratici con Valente, Area Popolare, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Prima Napoli.
Stamane, come annunciato dalle righe conclusive della nota, si è svolto un sit in di protesta, a partire dalle ore 9, proprio presso il parcheggio di Via Argine.
Un braccio di ferro iniziato tra luglio ed agosto scorsi, quello tra Comune e VI Municipalità, quando alcune disposizioni della giunta comunale, portarono alla scelta del parcheggio Napolipark – ANM di Ponticelli come luogo per sfoltire l’ormai saturo deposito giudiziario di via Campegna. Immediata e partecipata l’opposizione della VI Municipalità e dei suoi cittadini che si sono subito attivati affinché il parcheggio, in quanto servizio di pubblica utilità, non venisse adibito ad altro.
Lo scorso 16 settembre, – come spiega la nota – la Municipalità ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno con il quale “si opponeva compatta alla decisione del Comune di Napoli”: rimbalzi di comunicazione, studi di fattibilità, una prima manifestazione popolare, lo scorso 24 settembre intitolata proprio “Lo Scippo“, ovvero “Non toglieteci il parcheggio“, alla quale è seguita quella di stamane, 1° ottobre. Dalle ore 9, gazebo e proteste impazzano proprio all’ingresso del parcheggio di Via Argine. Il comune di Napoli, dal suo canto, ha diramato un’ulteriore comunicazione, con la quale si chiede “lo spostamento della chiusura a lunedì 10 ottobre”, dopo le varie sollecitazioni e le forme di protesta da parte dei cittadini circa la fondamentale utilità del parcheggio.
“Perché l’amministrazione si ricorda di Ponticelli solo quando si deve “togliere” e, invece, quando si tratta di “dare” siamo sempre all’ultimo posto e la maggior parte delle volte, non veniamo nemmeno presi in considerazione!?”: spiega così, uno dei tanti manifestanti, il dissenso popolare in merito al provvedimento adottato dal comune di Napoli.