La storia di Francesco è una delle più forti che si fa spazio tra le macerie del terremoto che lo scorso 24 agosto ha fatto tremare le case e le anime di numerose cittadine del centro Italia.
Quando il prossimo 16 ottobre Francesco diventerà maggiorenne nella sua Roma, più di un messaggio di auguri gli arriverà di certo anche da Pescara del Tronto, il paesino in provincia di Ascoli Piceno devastato dal terremoto. Perché Francesco, un giovane 17enne ha contribuito a salvare numerose vite durante quella tragica notte del 24 agosto.
Quando arriva la scossa distruttrice, Francesco si trova nel parco del paese con un’intera comitiva, 14 tra ragazzi e adolescenti, tutti tra i 14 e i 19 anni. Tra loro anche Arianna, la giovane travolta e uccisa dalle macerie. Nei pressi di una stradina le cui case vengono sbriciolate in pochi secondi dal sisma.
La prima idea è ovviamente quella di raggiungere casa per vedere come stanno i suoi parenti, ma mentre sta correndo in mezzo a un’unica nuvola di polvere vede una signora bloccata nel proprio letto da un pezzo di tetto: insieme ad altri due uomini incontrati sul posto, Francesco riesce a liberarla e si ferma anche un attimo per farla accomodare su una sedia e tranquillizzarla. Poi, riprende la corsa verso casa.
Giunto alla sua abitazione, Francesco trova tutti i suoi cari in buona salute, ma all’appello manca la nonna, inutilmente chiamata a squarciagola nella notte: Francesco decide allora di rompere un vetro ed entrare in casa da una finestra a picco su uno strapiombo. Così il ragazzo riesce a trovare la nonna sotto shock portandola quindi al sicuro all’aperto. Sono da poco passate le 4 del mattino e per Francesco è solo l’inizio di una lunga serie di azioni che salvano diverse vite umane: non ha la patente ma confessa di saper guidare un’auto. E così sposta la macchina di una signora, che a bordo aveva i suoi due figli e non sapeva dov’era il marito. L’auto era parcheggiata proprio sotto una casa devastata, minacciata dal crollo dei tetti vicini e della struttura.
Dopodiché il 17enne torna sui suoi passi e si unisce al primo gruppo di improvvisati soccorritori, contribuendo a estrarre vive dalle macerie tante persone. Alla fine, concorre a mettere in salvo una dozzina di vite.
“Mi dicono tutti che sono stato un eroe. – dichiarò nei giorni successivi lo stesso Francesco alla stampa – Ma a me non sembra, ho fatto il mio dovere e cioè salvare persone che conosco da una vita. Anzi, ne avrei volute salvare di più, ma purtroppo non ci sono riuscito”.
Francesco, u piccolo, grande uomo di appena 17 anni, ha dato un esempio che nessuno dimenticherà.