Sta per arrivare una vera e propria stangata per gli italiani sul fronte delle cure sanitarie: sessanta milioni in più di ticket sanitari. Stando a quanto rivela la Cgil, che ha potuto visionare la relazione tecnica del ministero guidato da Beatrice Lorenzin, con il varo dei nuovi Livelli essenziali di Assistenza (Lea) una serie di prestazioni mediche che in passato erano gratuite del tutto o in parte, diventeranno a pagamento.
E da questo provvedimento, che dovrebbe terminare l’iter legislativo nelle prossime settimane ed entrare in vigore con l’arrivo del nuovo anno, lo Stato punta a realizzare maggiori entrate per 60,4 milioni di euro. Sono diverse le prestazioni che dal 2017 dovrebbero diventare a pagamento.
Alcune anche piuttosto comuni: dal tunnel carpale alla cataratta, dall’ernia al dito a martello, oltre all’impianto e la ricostruzione del cristallino e a interventi di artroscopia e artroplastica. Come si può vedere, ha fatto notare la Cgil, si tratta il più delle volte di interventi che riguardano persone anziane (come la cataratta) e quindi vanno a incidere sul bilancio di categorie già pesantemente colpite dalla crisi. A determinare il cambiamento è stata la decisione del governo di spostare diverse prestazioni chirurgiche finora effettuate in Day Surgery al regime di prestazione ambulatoriale, che implica quindi il pagamento del ticket. In tutto le prestazioni diventate a pagamento sarebbero più di una ventina.