Era prevedibile che accadesse e, in effetti, è accaduto.
Per quanto la logica imponga che, dopo il caso di Tiziana Cantone, la donna di 31 anni suicidatasi in virtù dei turbamenti arrecati alla sua vita dalla diffusione di un suo video hard, i cultori della divulgazione di questo genere di “hobby” avrebbero dovuto trarre un severo insegnamento dalla tragica vicenda.
Invece, a pochi giorni di distanza dalla morte di Tiziana, spunta un filmato a luci rosse che vede protagonista una giovane studentessa di Pozzuoli, diffuso attraverso Whatsapp.
Un video che, già da diversi gironi, rimbalza di telefono in telefono, destando indignazione e sconcerto nella maggior parte degli utenti che hanno ricevuto il filmato.
Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, è intervenuto sulla vicenda per garantire alla studentessa e alla sua famiglia il sostegno del Comune.
“Sono stato informato – spiega Figliolia – di un avvenimento raccapricciante avvenuto in città. Cyberbullismo e mancanza di rispetto totale hanno preso il sopravvento. Considerando anche le denunce presentate, voglio informare la vittima di questo ennesimo assurdo episodio, e la sua famiglia, di non sentirsi soli. La rete dei nostri servizi sociali è pronta a fornire il dovuto supporto”. Selvaggia Lucarelli, che ieri aveva attaccato su Fb un giovane che parlava del video insultandone la protagonista, oggi è tornata sulla vicenda, sempre in un post: “Mi sono recata alla polizia postale. Ho consegnato il video (che mi era stato inviato ed è già drammaticamente virale via whatsapp) e la ragazza è stata velocemente identificata. Pare sia stato identificato anche il ragazzo con lei nel video, che comunque non è necessariamente la persona che l’ha diffuso. La polizia postale è stata molto rapida e ha preso a cuore la questione, per cui sconsiglio vivamente a tutti di diffondere quel video attraverso qualsiasi canale”.