Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto dalla giustizia, durante la giornata di oggi, 21 settembre, nel processo volto a far luce sul caso di Fortuna Loffredo, la piccola di 6 anni, precipitata, il 24 Giugno 2014, dal terrazzo dell’ottavo piano del Parco Verde di Caivano.
Il gup di Napoli Nord, Antonella Terzi, ha disposto il rinvio a giudizio per Raimondo Caputo, detto Titò, il principale indagato per l’omicidio della bimba, e per la sua compagna Marianna Fabozzi.
L’uomo sarà processato per omicidio e violenza sessuale su minori, mentre la sua convivente per aver omesso gli abusi sessuali. Caputo, in realtà, è accusato di aver violentato più volte, sia Fortuna, sia tutte e tre le figlie della compagna, che hanno puntato il dito contro entrambi.
Inoltre, le incongruenze emerse dai rispettivi interrogatori hanno aggravato il quadro accusatorio, uniti ai particolari scabrosi, a carico di Marianna, aggiunti dalla sorella di Titò che accusa la donna di essere l’autrice dell’omicidio di suo figlio Antonio.
La tragica morte del piccolo Antonio Giglio, figlio della Fabozzi, è apparsa strettamente intrecciata al caso di Fortuna. Stesso edificio, stesse dinamiche, stessa tragedia: è precipitato, il 27 Aprile 2013, un anno prima di Fortuna, dal balcone di casa come lei.
La prima udienza si terrà l’8 Novembre, davanti alla V sezione della Corte d’Assise di Napoli.