A istituire questa Giornata internazionale è stata l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tramite la risoluzione 36/67. Era il 30 novembre 1981, siamo a ben oltre 30 anni fa, e la data prescelta è quella del 21 settembre. Una giornata che in Italia ci accoglie al rientro, non troppo presto per coglierci impreparati, ma ancora abbronzati e rilassati, quello sì, per avere la pazienza e la voglia per definire buoni propositi per la nuova stagione.
Lo si può fare riflettendo tra sé e sé ma anche partecipando ad iniziative organizzate nella nostra città, da associazioni e gruppi, ufficialmente e non, con l’obiettivo di far risuonare un messaggio forte nella Giornata internazionale della pace, così forte da assordare chi la minaccia ogni giorno.
In ogni grande città si ricorda questa data con numerose iniziative. Non che le più piccole siano meno attive, anzi, ma spesso c’è meno risonanza sui media. Occhio, quindi a volantini, e annunci su giornali locali, o a gruppi Facebook che propongono qualche interessante incontro. Attenzione particolare la darei, fossi in voi, ai flash mob.
Per chi non li conosce, sono delle divertenti ed efficaci “performance” in piazze e strade, brevi e coreografiche, che credendo nell’unione che fa la forza, improvvisano uno “show” per lanciare un messaggio. E se quello di pace lo si lancia in tanti, assieme, in strada, in modo attraente, è perfetto per far sapere a tutti che è La Giornata internazionale della pace. Se abbiamo una bandiera della pace, deve sventolare, il 21 settembre, e una pin arcobaleno può essere un gadget da indossare, anche su giacca gessata, per un fine assolutamente lodevole.
Anche Papa Francesco parlerà della Giornata Internazionale della Pace, inevitabilmente, e ne ha già parlato in un interessante documento ricco di spunti umani proma ancora che religiosi. La sua figura è nota per come sa rivolgersi a chi crede ma anche a chi non è del tutto convinto, e riesce però a trovare delle idee da condividere con il papa e con chi, come lui, ha ideali di Pace.
In questo scritto di inizio anno, Papa Francesco sa rivolgersi ai cittadini del mondo, parlando di Pace in modo diretto, semplice e facendo capire che è un bene che ci riguarda tutti. Particolarmente interessante, e perfetto per la Giornata Internazionale della Pace, è il paragrafo dal titolo “Promuovere una cultura di solidarietà e misericordia per vincere l’indifferenza”, ricco di proposte per chi è genitore o educatore, ma anche per chi ogni giorno con i propri gesti semina messaggi.