La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato MATRONATO, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alla mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo.
Il MATRONATO è stato concesso alla mostra “Q.I. VEDO, Tu vidim | Here I See – Italian artists about sustainability” (dal 21 settembre al 12 ottobre 2016 al Museo MSU-Muzej Suvremene Umjetnosti di Zagabria in Croazia), a cura di Adriana Rispoli in collaborazione con la curatrice croata Radmila Iva Jankovic, con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, del Ministero della Cultura della Repubblica croata e della Città di Zagabria.
Il progetto originario Q.I. VEDO, avviato nel 2013 presso lo spazio indipendente di rigenerazione urbana Quartiere Intelligente, situato nel centro storico di Napoli acquisisce, con questa mostra in Croazia, un profilo internazionale. Il rapporto uomo-natura, la tutela dell’ambiente e il concetto di sostenibilità sono il tema unificante e conduttore delle dieci opere video selezionate, concepite e prodotte da artisti tra i affermati nella ricerca artistica italiana contemporanea: Filippo Berta, Bianco-Valente, Diego Cibelli, Giovanni Giaretta, Dacia Manto, Luana Perilli, Raffaela Mariniello, Moio&Sivelli, Masbedo, Luca Trevisani, alcuni dei quali già coinvolti a Napoli nel progetto Q.I. VEDO. Le dieci opere video saranno visibili in loop sulla facciata esterna del museo il giorno dell’inaugurazione, venerdì 21 settembre (ore 19:00) e successivamente saranno proiettate singolarmente per due giorni ciascuna. Per tutta la durata della mostra, all’interno del museo, sarà visibile l’intera rassegna, nel formato originale monocanale. La modalità espositiva in esterno e il rivolgersi a un pubblico in transito sono alla base delle affinità tra il progetto originario di Napoli e la dinamica della media facade dell’MSU di Zagabria. Sfruttando, infatti, le strategie del main stream pubblicitario, il progetto d’arte pubblica Q.I.VEDO, fin dalla sua origine, mira a coinvolgere un pubblico urbano casuale e passeggero, con lo scopo di sensibilizzarlo alla bellezza, all’impegno singolo e comunitario, all’importanza della cultura come fattore di coesione sociale, e alla importanza dell’ambiente.