Una banale passeggiata all’uscita di scuola poteva trasformarsi in un’autentica tragedia per un bambino accidentalmente caduto in un tombino.
È successo lo scorso venerdì 16 settembre, a Ponticelli, quartiere della periferia est di Napoli, nei pressi dell’Istituto comprensivo “88^ E. DE FILIPPO” Plesso Madonnelle, in via Disney, nei pressi della stazione circumvesuviana di Madonnelle.
Strade dai nomi fiabeschi che evocano suggestioni riconducibili ai cartoni animati e che invece accolgono scene da far west, unitamente a storie dove i protagonisti indiscussi e incontrastati sono il degrado, l’abbandono, la fatiscenza, il regresso.
Strade da “i sogni son desideri”, dove l’unico desiderio auspicabile è ambire ad una vita dignitosa. Auspicio sbeffeggiato e reso utopistico da uno stato di cose che seguita a disseminare una realtà che rende “straordinario” quello che in un paese civile dovrebbe essere “ordinario”. Erano le 12,15 circa, i bambini uscivano dall’istituto scolastico, quando uno di loro è finito all’interno di un tombino, all’apparenza regolarmente provvisto della lastra di copertura. Quando, però il bambino ci è passato sopra, mentre camminava per raggiungere la sua auto, accompagnato dalla madre, il tombino si è scoperto, risucchiandolo in una buca profonda più di due metri.
Immediatamente estratto dalla madre e dai genitori presenti sul luogo dell’accaduto, il piccolo è rimasto illeso, rimediando solo un forte choc, ampiamente condiviso dalla genitrice, fortemente turbata da quanto poteva accadere sotto i suoi occhi impotenti.
Sgomento ed apprensione ampiamente condivisi dalle altre madri presenti che hanno atteso in compagnia della donna l’arrivo dell’ambulanza, comunque allertata per scongiurare il pericolo di traumi non rilevabili visivamente, oltre che delle forze dell’ordine e dei vigili urbani che hanno provveduto a mettere in sicurezza il tombino in questione.
Ma non basta: sui social, impazza la furiosa protesta delle madri dei piccoli scolari di Ponticelli che chiedono più sicurezza nei pressi degli istituti scolastici, sollecitando una verifica dei marciapiedi disconnessi e dei tombini pericolanti, prima che si verifichi una tragedia.
Quanto accaduto lo scorso venerdì deve fungere da campanello d’allarme per le autorità competenti, colpevoli di lasciare il territorio, troppo spesso e con troppa disinvoltura, abbandonato a sé stesso e in balia del degrado.