Ancora un caso di violenza: stuprata e abbandonata a quota 800 metri, alle pendici del cono del vulcano, da due connazionali. Questa è la triste vicenda di una donna di 37 anni, residente a Portici.
La 37enne, di nazionalità ucraina, ha vissuto ore di inferno nel pomeriggio di domenica, quando si è recata con due suoi connazionali – che conosceva – a fare un giro sulle strade che conducono al vulcano, i due hanno portato la donna sulla propria auto, su un’area boschiva del Parco, qui hanno cominciato a molestarla cercando di convincerla a un rapporto sessuale ma la donna ha opposto resistenza. Inutili i tentativi della donna di divincolarsi, ferendosi. A quel punto i due, oltre alle violenze, le hanno anche sottratto cellulare e scarpe, per poi lasciarla in strada.
A soccorrere la donna, trovata in evidente stato di choc, sono stati agenti della polizia municipale i quali hanno poi avvisato i carabinieri. I due aggressori sono stati rintracciati (due operai ucraini di 39 anni) e arrestati nei pressi dell’area Vesuvio: uno era in possesso di un grosso coltello.
Entrambi sono accusati di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e porto di oggetti atti ad offendere. Ora si trovano nel carcere di Poggioreale, mentre la donna è stata medicata all’ospedale Loreto Mare di Napoli per ematomi e graffi, la prognosi è di 10 giorni.