Il clan Mallardo è un’organizzazione criminale imbastita da Francesco Mallardo, a cavallo tra gli anni 70 e 80 e che tra le mura di Giugliano in Campania annovera il suo quartiere generale.
Il clan Mallardo è uno dei tanti annoverati nella “Nuova Famiglia”, un’organizzazione nata con l’intento di porre fine all’egemonia Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.
L’ascesa al potere dei Mallardo è legato indissolubilmente a quella dei clan Licciardi e Contini grazie al patto stretto tra i tre rispettivi boss e battezzato col nome di Alleanza di Secondigliano.
Nono state i capi storici del clan, i fratelli Giuseppe e Francesco Mallardo, attualmente stiano scontando l’ergastolo, il clan continua a ricoprire un ruolo di spessore nell’ambito della scena crimine dell’area nord di Napoli.
Grazie ad un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha fatto scattare gli arresti domiciliari per 33 persone, mentre ad altre 53 sono stati notificati altrettanti avvisi di garanzia, è stato coperto un giro di pensioni di invalidità false che ha sottratto all’Inps circa nove milioni di euro, gestito proprio dal clan Mallardo. Tra gli arrestati figurano anche tre funzionari del Comune di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri, coordinate dalla Dda di Napoli, grazie alla camorra centinaia di persone sono riuscite a ottenere indebitamente pensioni di invalidità o di accompagnamento, senza averne alcun diritto. Le pensioni andavano agli affiliati al clan, sotto forma di “mesate” ma anche a persone che in cambio dovevano versare nelle casse del clan tutti gli arretrati.
83 gli indagati in totale, di cui 33 destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare per falsi invalidi.
A far scattare le indagini sono state le dichiarazioni del pentito del clan Mallardo, Giuliano Pirozzi, un tempo legato alla cosca.