Amatrice contro Charlie Hebdo. Le vignette che hanno vilipeso il dramma del terremoto e delle sue vittime, indignano gli italiani e le popolazioni colpite dalla calamità naturale. La città fa causa alla redazione di Charlie Hebdo, abituata per suo costume ad ironizzare su valori e disgrazie altrui.
Le vignette bollate ritraevano le vittime del terremoto come piatti di pasta. Il titolo che le affiancava era “terremoto all’italiana”; in un’altra realizzata come risposta alla polemica sorta, Charlie Hebdo replicava “non siamo noi a costruire le vostre case, ma la mafia”. Mario Cicchetti, avvocato del comune di Amatrice, sostiene che i disegni siano “un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime”. Il reiterare della redazione francese ha infatti aggravato la situazione, tanto da far configurare il reato di diffamazione aggravata.
I disegntori italiani, dalla loro, hanno scelto di non tacere, usando matita e colori per replicare ai colleghi francesi di Charlie Hebdo, con vignette in riferimento al massacro del gennaio 2015.
Il sindaco Sergio Pirozzi specifica che dopo aver inoltrato denuncia al tribunale di Rieti, saranno coinvolti anche i magistrati parigini: “Hanno offeso non solo la mia comunità, ma anche l’Italia intera. Stiamo preparando anche le rogatorie internazionali e attraverso il Consolato li denunceremo anche in terra francese. Se vinceremo, i fondi verranno usati per la ricostruzione o dati a famiglie in difficoltà”.