Le opere presenti nella prima personale italiana di Patric Sandri (Uster Svizzera, 1979) “Between Number and Poems” possono essere considerate come delle esplorazioni nella pittura, nello specifico, tra i suoi colori primari (rosso, giallo e blu) e la struttura del telaio inteso come elemento architettonico.
L’artista crea composizioni utilizzando linee, spazio, colori e giocosi concetti matematici. Quando un lavoro viene iniziato, il primo passo è l’analisi della struttura del telaio, che per l’artista ha valore scultoreo. Questo è capace di indicare diverse regole o qualità, ma anche suggerire profondità e possibili relazioni. Patric Sandri dà un significato ed un senso a questi elementi spesso trascurati nella pittura, cercando di individuare sistemi personali e visualizzazioni che siano corrispondenti. A prima vista i colori sembrano applicati molto delicatamente sulla superficie. Ma se si guarda più da vicino si scoprirà che i dipinti sono dotati di trasparenza, infatti possiamo percepire lo spazio davanti e dietro l’immagine. Le condizioni della pittura sono quindi rivelate. I colori primari applicati sulla struttura di legno dei telai, creano una serie di riflessi che si sovrappongono e si irradiano sul retro della superficie e che l’osservatore può vedere perché questa è costituita da tessuti trasparenti. In poche parole ciò che sembra dipinto è in effetti solo una “irritazione visiva” e ciò che osserviamo è quasi un’illusione.
Patric Sandri esplora il medium della pittura e prende in esame le percezioni e gli aspetti della visualizzazione. Gli errori e le contraddizioni nella comprensione della percezione, attraverso l’illusione, l’inganno e l’irritazione visiva, sono aspetti importanti che influenzano le idee e la composizione delle opere. Egli quindi, mette in discussione il ruolo e la funzione del quadro e realizza oggetti pittorici non figurativi, il cui significato si rivela solo attraverso l’atto dell’osservazione.