Montevergine come Santiago de Compostela. L’idea di creare un percorso di fede e introspezione in luoghi di culto campano, coinvolge la “via dei sentieri irpini”.
Il progetto di collegare i tanti santuari dell’Irpinia sul modello del Cammino di Santiago de Compostela nasce dalla proposta del presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio.
Dal 10 al 12 settembre i riflettori si accendono nei nostri territori sulla tradizionale “Juta a Montevergine”, che ogni anno attira i fedeli nostrani. La D’Amelio ricorda l’importanza di un evento che coinvolge folkrore e religione da tempo immemore: “Ancora oggi a 877 anni dalla prima ‘salita’ al Monte attestata storicamente nel 1139, si mantiene questa tradizione attirando pellegrini da tutta la regione e anche da altre. Non si può non paragonare, in termini potenziali, la salita a Montevergine con il Cammino di Santiago di Compostela che rappresenta anche un volano per l’economia dei territori”.
Ben contento della proposta, il sindaco di Ospedaletto d’Alpinolo, ha appoggiato a sua volta l’idea di dare vita ad una via dei Santuari irpini. Partendo da dati confortanti, vista l’affluenza al santuario che ha attestato solo nel 2015 circa 1 milione e mezzo – 2 milioni di visitatori all’anno, si potrebbe pensare di rivalutare culturalmente i territori irpini, con un’iniziativa che abbia alto impatto sociale grazie al turismo religioso.