In molti, sicuramente, ricorderanno Tiziana Cantone: la ragazza diventata celebre per il video diffuso in rete che la ritraeva mentre praticava un rapporto orale palesano, così, un lampante tradimento al suo ragazzo.
Quel video è diventato virale nel gros di pochi mesi, fino a diventare un autentico tormentone.
La frase scandita dalla ragazza e rivolta al partner che la filmava: “stai facendo il video? Bravo!” è diventata una delle parodie più battute ed ha tenuto banco per diversi mesi, sui social e tra gli slang più popolari.
Tutti si sono interrogati sulla natura di quel video e sulle motivazioni che abbiano potuto spingere quei ragazzi a divulgarlo in rete: in tanto hanno pensato a una montatura pubblicitaria in vista di chissà quale candidatura, piuttosto che a una candidatura spontanea per interpretazioni cinematografiche. Ma Tiziana, ventinovenne all’epoca dei fatti, tra aprile e maggio 2015, epoca in cui diventò famosa per un video hard, ha pagato pesantemente le conseguenze di quello “scherzo”. Costretta a cambiare identità, Tiziana ha provato a che a togliersi la vita tentando il suicidio. Si era fatta riprendere mentre faceva sesso tradendo il fidanzato in sei diversi video. Poi li aveva spediti a cinque persone che conosceva. Non si sarebbe mai aspettata le conseguenze di questo gesto. Tempo 24 ore i filmati erano diventati virali sul web, le scene hard erano dappertutto e rimbalzavano da uno smartphone all’altro di persone di tutte le età. Qualche giornale scrisse che quella vicenda sembrava tanto ben orchestrata da apparire studiata a tavolino per fare della ragazza una futura diva a luci rosse.
La ragazza si è accorta di quanto micidiale possa diventare un “gioco” tra amici: la gente la riconosceva per strada e le rivolgeva epiteti irriguardosi oppure la scherniva. L’impossibilità di condurre un’esistenza come quella di prima e l’interruzione di tutti i rapporti sociali la gettò in uno stato di depressione che la condusse a tentare di togliersi la vita. I parenti, che le sono stati vicini, la fermarono in tempo, ma da allora Tiziana non ha desiderato altro che essere dimenticata da tutti. C’è un processo in corso, ma intanto il tribunale di Napoli Nord ha emesso un provvedimento d’urgenza ex articolo 700 dando ragione a Tiziana che ha cambiato cognome per evitare d’essere riconosciuta. La diffusione dei video che lei non autorizzò, l’ha costretta a cambiare identità per poter tornare ad avere una vita normale.
Il suo avvocato, Roberta Foglia Manzillo, ha citato in giudizio, assieme ai diffusori dei video, Facebook Ireland, Yahoo Italia, Google e Youtube, oltre alle persone responsabili della diffusione in rete. Il giudice del tribunale di Aversa, Monica Marrazzo, ha riconosciuto la lesione del diritto alla privacy della donna, contestando al social di non aver rimosso il contenuto appena ha saputo che i contenuti pubblicati erano lesivi della sua reputazione. I difensori del social network californiano specificano che, però, la pagina non conteneva affatto video. La vicenda dei video hard diventò un vero e proprio tormentone, che andava sotto il titolo “Stai facendo il video? bravo”, la frase che, per l’appunto, la ragazza ripresa rivolgeva a chi la filmava. Su questo erano nate irriverenti canzoni, parodie e anche profili con fotomontaggi e t shirt con scritte che inneggiavano ironicamente alla protagonista. Questa pagina, nata in seguito alla diffusione dei video, è stata ora rimossa dalla piattaforma.