Io non sarò come voi: un libro che ho letto in soli due giorni.
Affamata, affannavo pagina dopo pagina, nella vana speranza di tracciare e ritrovare un briciolo di umanità nei volti dei personaggi descritti da Paolo Cammilli, uno scrittore abile ad attrarre il lettore, capace di utilizzare una scrittura fluente,ricca di metafore e paragoni che si rifanno alla vita di tutti i giorni e che riescono a facilitare l’immedesimazione del lettore nella narrazione.
Lido di Magra, un piccolo paesino in cui si vive solo d’estate, perché l’inverno e arido e inospitale, è lo scenario di una storia agghiacciante ,dove il lettore non sa effettuare un’ utile distinzione tra il bene e il male.
Adolescenti frustati, perversi e violenti, che sembrano voler affacciarsi alla vita non con la curiosità di chi non conosce ancora tutti i sapori che essa sa offrire, ma disgustati dalla noia e dalla pochezza che sembra loro riservare, attenti ad osservare l’autolesionismo di genitori troppo occupati a curare sè stessi, dimentichi di crescere ed educare i propri figli.
Un ambiente umano che mette i brividi. Chiudiamo il libro sollevati, rincuorati. E’ solo la trama di un libro, è racchiusa nella fantasia di uno scrittore.
Ma ci illudiamo.
Io non sarò come voi narra della brutalità umana. E’ la possibile notizia di cronaca che leggeremo sul giornale di domani.
Un unico, pallido briciolo di speranza racchiuso nell’amara conclusione del libro, che lascia il lettore esterefatto.
Un libro da leggere, conservare e capire.
Silvia Matarese