• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
giovedì, 30 Ottobre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Charlie Hebdo ha fatto solo il suo mestiere

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
4 Settembre, 2016
in Arte & Spettacolo, In evidenza
0
Share on FacebookShare on Twitter
charlie-hebdo-vignetta-su-morti-del-terremoto__730__000720504
Le vignette della discordia: a sinistra la prima, pubblicata il 31 Agosto, e la seconda come risposta “chiarificante” due giorni dopo

24 Agosto 2016: quasi 300 persone sono morte nel terremoto nel Centro Italia che ha distrutto comuni e intere famiglie. Una settimana dopo, Charlie Hebdo così le ricordava: “penne al pomodoro, penne gratinate e lasagne“. La vignetta satirica si era diffusa capillarmente in un attimo tra Facebook, Twitter e i desk delle redazioni giornalistiche e la ricetta, macabra e perfetta, per la bufera in tutti i media si è compiuta con successo.

ADVERTISEMENT

Non finisce qui. Il 2 Settembre è stato pubblicato un altro disegno sulla pagina ufficiale Facebook, in cui un ferito sepolto dalle macerie dice “Non è Charlie Hebdo a costruire le vostre case, ma la mafia”. Non è nello stile della rivista fare un passo indietro, un’apologia degna di Socrate, ed è sempre pronta agli insulti e a scarabbocchi di contraccolpo che continuano ad accumularsi nel Web. Ma dovrebbe scusarsi, di cosa poi?

2
Haiti viene colpita da un terremoto di magnitudo 7.0 nel 2010. I soccorsi statiunitensi e quelli francesi, al posto di collaborare, rivaleggiano per lo stesso corpo senza vita. Come a dire che ai due paesi poco importi di aiutare.

 

Sui social si cambia rotta: Je (ne) suis Charlie

La satira ammette qualsiasi reazione, chiave di lettura e contaminazione di generi. Il nome stesso, derivante dall’aggettivo latino satura, significa semplicemente pieno. Non importa che sia pieno di humour nero, ironia sulla classe politica o di buoni intenti, tutto è ammesso sia da parte dei creativi sia dai destinatari.

Era prevedibile e giusta la reazione di sgomento e rabbia del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che ha detto “ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira”. Nessun primo cittadino riderebbe sulla rovina della sua stessa città.

hhh
“Sono appena andato a cancellarli tutti”. Crediti alla pagina FB “La Fabbrica del Degrado”

Il presidente del Senato, Pietro Grasso si è assunto la “libertà di dire che fa schifo”, mentre il senatore Roberto Calderoli si è tenuto al passo coi tempi odierni; per lui ora “vale questo hashtag #jenesuispasCharlie“. Io non sono più Charlie. Tantissimi hanno adottato l’hashtag del politico della Lega e altrettanti hanno cancellato gli sbagli di una vita, quando erano tutti Charlie al momento dell’attentato del 7 Gennaio 2015. Era molto più facile stare dalla parte della rivista fintanto venivano calunniati mussulmani e premier esteri, ma adesso che gli italiani sono stati bersagliati dalla satira, questa non sembra poi così divertente.

Bisogna cercare allora un motivo per cui Charlie Hebdo dovrebbe scusarsi. I giornalisti hanno osato, è vero, ma il loro messaggio di denuncia è stato ignorato completamente: il terremoto catastrofico è diventato di fatto uno stereotipo alla stregua delle penne col sugo di pomodoro, come la pizza e la mafia. Guarda caso, proprio quella che avrebbe costruito abitazioni ed edifici pubblici restaurati da poco. Anche se le indagini sono ancora in corso e non è corretto fare supposizioni affrettate, lo scopo della prima vignetta -palesato nella seconda- era di suscitare rabbia. La rabbia degli italiani verso le cause dei crolli e dei disagi che potevano essere prevenuti, oltre alle future calamità che accadranno nel nostro territorio, quando si ripeteranno le ennesime formule mediatiche “mai più L’Aquila, mai più Reggio-Emilia, mai più Amatrice”.

Charlie-Hebdo
“L’amore è più forte dell’odio”. Il settimanale risponde così all’attentato nella redazione, in cui 12 persone morirono lo scorso 7 Gennaio.

 

La lezione di Voltaire, eppur non sua

“Non sono d’accordo con quel che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire“. Se il filosofo illuminista Voltaire fosse vivo in questi giorni, risponderebbe con questa massima in qualsiasi vicenda ove Charlie Hebdo sia coinvolto. Dalle illustrazioni di Maometto pubblicate nel 2006 (per l’Islam è vietato raffigurare il volto di Allah e del profeta) all’attentato nel 2015, prolugandosi fino a quest’episodio, che non è il primo né sarà l’ultimo. Peccato che l’autore del Candido non abbia mai detto nulla del genere, bensí la scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall nel testo “Gli Amici di Voltaire”. Nonostante l’imprecisione storica, la frase non perde il suo significato: la libertà di espressione non equivale al reciproco accordo in perfetta sintonia tra due o più persone. Per ipotesi, un mondo privo di disincronia, conflitti e polemiche non sarebbe un mondo umano. Anzi, è in occasioni come queste o quelle più gravi, ripensando alla raffica di fucilate che hanno spazzato via quasi mezza redazione di un giornale francese, che si avvertono i limiti della libertà di parola e al contempo la sua forza. Charlie Hebdo può non piacere ed essere criticato, ma a spada tratta va difeso il suo diritto di essere se stesso.

Tags: charlie hebdofranciaitaliajesuischarliehebdolibertà di espressionesatiraterremoto
ADVERTISEMENT
Prec.

Fertility day: tra polemiche e indignazione

Succ.

Io non sarò come voi

Può interessarti

Picchia la moglie in auto mentre guida: 41enne arrestato nel napoletano
Cronaca

Ponticelli, arrestato D’Ambrosio junior: in casa una centrale dello spaccio

29 Ottobre, 2025
Addio a Mimmo Jodice, il fotografo che ha raccontato l’anima di Napoli
Arte & Spettacolo

Addio a Mimmo Jodice, il fotografo che ha raccontato l’anima di Napoli

29 Ottobre, 2025
Mercoledì 31 gennaio: James Senese e Napoli Centrale live recording al teatro Sannazaro
Arte & Spettacolo

VIDEO-Addio a James Senese: il sax che parlava napoletano

29 Ottobre, 2025
Detenuto muore di tubercolosi in carcere a Poggioreale: il caso di Alhagie Konte
Fratelli d'Italia

Detenuto muore di tubercolosi in carcere a Poggioreale: il caso di Alhagie Konte

29 Ottobre, 2025
VIDEO-“No, grazie, il caffè mi rende nervoso”: la scena cult tra James Senese e Lello Arena
Arte & Spettacolo

VIDEO-“No, grazie, il caffè mi rende nervoso”: la scena cult tra James Senese e Lello Arena

29 Ottobre, 2025
James Senese, il ricordo degli amici: parole d’affetto per il maestro del sax
Arte & Spettacolo

James Senese, il ricordo degli amici: parole d’affetto per il maestro del sax

29 Ottobre, 2025
Succ.
Io non sarò come voi

Io non sarò come voi

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Picchia la moglie in auto mentre guida: 41enne arrestato nel napoletano

Ponticelli, arrestato D’Ambrosio junior: in casa una centrale dello spaccio

di Luciana Esposito
29 Ottobre, 2025
0

Una nuova operazione antidroga è scattata questa mattina, mercoledì 29 ottobre, alle ore 10:30, nel quartiere napoletano di Ponticelli, dove i Carabinieri...

Addio a Mimmo Jodice, il fotografo che ha raccontato l’anima di Napoli

Addio a Mimmo Jodice, il fotografo che ha raccontato l’anima di Napoli

di Redazione Napolitan
29 Ottobre, 2025
0

Si è spento a 91 anni Mimmo Jodice, il grande fotografo napoletano che con la sua arte ha saputo raccontare come...

Il napoletano Nico de Corato completa la sfida “UAE Coast to Coast in Mountain Bike”: da Dubai a Fujairah in un solo giorno

Il napoletano Nico de Corato completa la sfida “UAE Coast to Coast in Mountain Bike”: da Dubai a Fujairah in un solo giorno

di Redazione Napolitan
29 Ottobre, 2025
0

Dopo 6 ore e 30 minuti di pedalata - rispetto alle 8 previste - attraverso gli Emirati Arabi Uniti, l'atleta...

Mercoledì 31 gennaio: James Senese e Napoli Centrale live recording al teatro Sannazaro

VIDEO-Addio a James Senese: il sax che parlava napoletano

di Redazione Napolitan
29 Ottobre, 2025
0

James Senese, il grande sassofonista napoletano, è morto oggi all’età di 80 anni. È deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?