Paura e panico per effetto del susseguirsi di due scosse di terremoto, la prima di magnitudo 1.9 e una seconda in rapida successione di 2.3, che si sono verificate a Casamicciola, sull’isola di Ischia, alle 20:11 e alle 20:11 di mercoledì 31 agosto.
Tra Casamicciola e Lacco Ameno, alle pendici del monte Epomeo, le due lievi scosse di terremoto che hanno spaventato l’isola d’Ischia nell’arco dell’ultimo giorno di agosto sono state avvertite distintamente dalla popolazione residente e dai turisti, che affollano i numerosi alberghi della zona. Diciotto secondi tra una scossa e l’altra, un boato a precedere il tremolìo della terra: magnitudo 1.9 e 2.3, come registrato dall’Osservatorio vesuviano di Napoli, che parla di epicentro a due chilometri di profondità, nel cuore di un’isola vulcanica, non nuova a fenomeni del genere.
Da piazza Bagni, a Casamicciola, dove si sono riversati gli ospiti del lussuoso hotel Manzi, a piazza Maio, dalla zona del Fango – a Lacco Ameno – a Fiaiano, nel comune di Barano d’Ischia: le piccole scosse sono state avvertite in tre dei sei comuni dell’isola. Qualcuno è rimasto in strada anche per un’ora, stavolta la percezione del rischio è parsa amplificata dalle vivide immagini del sisma in Centro Italia.
Non è la prima volta che Ischia trema: la sua sismicità si è manifestata in passato anche con eventi di notevole potenza distruttiva: su tutti, il famigerato terremoto che proprio a Casamicciola, il 28 luglio 1883, produsse 129 vittime. Ma anche la storia recente dell’isola è costellata di piccoli eventi sismici: il 1 novembre 2015 fu registrata una scossa di magnitudo 1.3, anche in quella circostanza molti cittadini scesero in strada.