La prima sequenza di Gomorra, la panoramica sulle famigerate Vele, potrebbe diventare un reperto storico. Il Comune di Napoli ha approvato ieri il piano per la riqualificazione dell’intera zona di Scampia, che prevede l’abbattimento di tre dei quattro edifici, le Vele appunto, che tuttora marcano il paesaggio della zona forse più negativamente conosciuta di Napoli.
Il progetto, 58 milioni in tutto, va ora all’attenzione di Palazzo Chigi, per la approvazione e la ammissione al relativo finanziamento: il bando varato a giugno per interventi di riqualificazione urbanistica ha un budget di 500 milioni per l’intero territorio nazionale, dunque i progetti verranno ammessi fino a esaurimento della cifra. Il sì del governo è previsto entro Natale, in primavera si potrebbe mettere mano operativamente all’abbattimento, realizzando così una impresa di cui a Napoli si parla da decenni.
La memoria è infatti ferma a una prima tranche di abbattimenti, che interessò tre delle sette Vele originarie, il tutto fra il 1997 e il 2003. Poi il progetto si fermò. E il quartiere, già degradato, scivolò ulteriormente verso la faida e verso Gomorra. Secondo il nuovo piano, andranno giù tre degli edifici residui, quelli denominati con le lettere A, C e D. Di una quarta Vela, la D, è invece prevista il mantenimento, vuoi per ospitarvi temporaneamente nuclei familiari che ancora non hanno trovato posto nelle nuove case popolari, vuoi per alloggiarvi poi altre funzioni pubbliche. Il progetto prevede anche interventi sulle scuole e sulla viabilità, ed è in gran parte da ascrivere alla Città metropolitana, che prevede riqualificazioni anche nei Comuni vicini.