Finalmente, dopo innumerevoli lamentele, denunce e sopralluoghi della spiaggia di Trentaremi, nell’area marina protetta della Gaiola, arriva la notizia di un finanziamento di 180mila euro per una bonifica preliminare della zona.
La zona si presenta da anni cosparsa di amianto, scarti industriali e rifiuti speciali. Un paesaggio indecoroso e squallido, posto tra l’altro in una zona che potrebbe vantare una bellezza indescrivibile, appena sotto il costone del parco virgiliano. Il luogo, come detto poco sopra, è stato già in passato sottoposto a numerosi sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e della Capitaneria di Porto di Napoli, in seguito alle denunce di alcuni cittadini privati e del Centro Studi Interdisciplinari “GaiolaOnlus”. Una parte della zona nel 2009 è stata interdetta al pubblico e al passaggio dei kayak a causa del forte pericolo di frana dei faldoni rocciosi, per poi arrivare nel 2014 al sequestro della spiaggia da parte della Procura di Napoli e all’avviamento delle indagini.
Oggi questa spiaggia travagliata dall’opera umana sta forse per ritornare alla sua bellezza naturale: l’autorità portuale dovrebbe nei prossimi giorni pubblicare il bando per la bonifica preliminare, che forse, meteo permettendo, potrebbe essere già realizzata nei mesi autunnali. Non ci resta che aspettare i risultati di questo finanziamento.
Il presidente dell’area protetta, Maurizio Simeone, si è detto soddisfatto della vicenda e ha dichiarato:
“È un risultato importante, siamo a una prima svolta. Poi si dovrà affrontare il problema dei rifiuti sommersi e della colata che va tombata”.
Anche la consigliera comunale, Eleonora De Majo, si è pronunciata in merito alla vicenda scrivendo sul social Facebook che la spiaggia “potrebbe essere un paradiso, invece è una pericolosissima discarica a cielo aperto di materiali edili, amianto e altre schifezze” e di conseguenza “la bonifica di questa come di tutte le altre aree della città ridotte in questo stato deve essere una priorità!”