Solo 48 ore fa, presso una abitazione in Bellona, i Carabinieri delle Compagnie di Capua e Santa Maria Capua Vetere, hanno tratto in arresto Lamberti Raffaele, 22 enne e Gennuso Barbara Fatima, 28 enne, accusati del reato di tentato omicidio per il loro coinvolgimento nell’episodio di esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco che ha portato al ferimento di una bimba di appena 3 anni, lo scorso 8 agosto.
L’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di S. Maria Capua Vetere (CE) su richiesta di questo Ufficio di Procura.
La bambina di 3 anni, ricordiamo, circa 3 settimane fa nei pressi del cimitero di Vitulazio, è stata colpita da un proiettile alla mano mentre si trovava in auto con i genitori. Ad oggi, i carabinieri hanno arrestato i due,Lamberti e la Gennuso, coppia convivente, poiché coinvolti nel fatto, oltre a Biagio Capasso, barista, con piccoli precedenti per droga, che nell’immediatezza dei fatti, venne fermato.
Le ricerche finalizzate all’identificazione dei complici di Capasso, erano proseguite nel cerchio di conoscenze dello stesso, consentendo di raccogliere elementi sugli odierni arrestati che, nel frattempo, avevano tentato di sottrarsi ai controlli dei Carabinieri, cambiando abitazione e frequentazioni.
Entrambi sono stati rintracciati in provincia dai militari diretti dal capitano Francesco Mandia. L’inchiesta, posiziona i due sul luogo del tentato omicidio, quella maledetta sera di agosto. La piccola è stata operata alla mano, ma l’arto potrebbe essere sottoposto a ulteriori operazioni. Si è salvata fortunatamente per merito della posizione dovuta al seggiolino per auto per bambini.
Nel frattempo proseguono le indagini finalizzate a ricostruire appieno la dinamica dei fatti ed a portare alla luce il movente che ha potuto scatenare, la sparatoria, a seguito di quello che al momento appare tuttora un banale diverbio in un esercizio pubblico. Proseguono inoltre, le ricerche volte a recuperar e l’arma utilizzata per commettere il delitto, una pistola, nonché al fine di valutare la riconducibilità del grave episodio in un più ampio contesto criminale.