Gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno proceduto a denunciare a piede libero un uomo di 29 anni, dipendente di una nota ditta di spedizioni, resosi responsabile di simulazione di reato. È stato denunciato, con l’accusa di simulazione di reato, dagli agenti della polizia di Stato di Vibo Valentia.
Il 29enne ha dichiarato di essere stato avvicinato da un extracomunitario che, minacciandolo con un coltello, gli avrebbe rapinato 5500 euro tra contanti e assegni bancari.
L’uomo in questione, nella mattinata dell’8 Agosto, ha telefonato al 113 dichiarando che, mentre si trovava a Vibo Marina per effettuare alcune consegne, era stato avvicinato da uno straniero che lo aveva costretto a consegnargli l’incasso delle consegne effettuate.
La versione fornita dall’uomo non ha però convinto del tutto gli agenti, che hanno immediatamente svolto le indagini per ricostruire l’accaduto. L’esame delle immagini di un sistema di videosorveglianza presente nella zona, il contenuto delle prime richieste di soccorso e alcune testimonianze, hanno evidenziato delle discordanze. Da qui la decisione degli agenti di denunciare il ventinovenne.
Alla luce di quanto appreso, l’uomo si trova ora indagato per simulazione di reato in relazione ad un episodio che aveva suscitato allarme sociale soprattutto per la chiamata in causa di un migrante quale autore del grave episodio basandosi sul senso comune di diffidenza per gli stranieri.