E’ stato arrestato ad Eisenhuettenstadt, nell’Est della Germania, un 27enne, accusato di accumulare materiale esplosivo per commettere un attentato terroristico. Secondo gli inquirenti pianificava un attentato a un festival nella città a fine agosto e voleva utilizzare una bomba piena di chiodi per colpire. Poche ore dopo la polizia ha smentito.
E’ stato reso noto inizialmente che nella sua abitazione sono stati trovati «materiale di propaganda dell’Isis» e «bandiere del cosiddetto Stato islamico». Ma la notizia del ritrovamento di esplosivi è stata smentita dopo poche ore da un funzionario di polizia, che ha bensì precisato che in casa del giovane sono stati rinvenute solo «ridotte quantità di fuochi d’artificio» e nessun ordigno. A scriverlo è il sito della radio pubblica Deutschlandfunk, negando che siano stati rinvenuti concreti «indizi» di un progettato attentato terroristico.
Non sono stati accertati inoltre, nemmeno indizi su un vero e proprio sfondo islamista, secondo l’agenzia Dpa, che definisce l’uomo “psichicamente instabile”. Inizialmente il magazine tedesco Focus aveva riferito che l’uomo aveva legami con ambienti salafiti ed era sospettato di avere pianificato un attacco a un festival annuale che dovrebbe tenersi ad Eisenhuettenstadt fra il 26 e il 28 agosto; successivamente però il giornale stesso ha citato fonti di polizia che spiegavano che non era così.
Eppure, solo poche ore prima, alcuni giornali avevano scritto esattamente il contrario: ovvero che il giovane era “considerato salafita dalle autorità di sicurezza, quindi sostenitore di una corrente ultraconservatrice dell’Islam” e “veniva osservato da lungo tempo”. Ma non solo: nel suo appartamento sarebbero entrati in azione anche cani anti-bomba e i commando Sek della polizia del Brandeburgo aveva evacuato per precauzione l’intero edificio. In casa però non è stato ritrovato nulla di tutto questo.
Nel frattempo Berlino intende rafforzare le misure di sicurezza antiterrorismo in occasione dell’Oktoberfest di Monaco in Baviera: sarà vietato introdurre zainetti voluminosi, ci saranno perquisizioni e sarà attivata anche una controversa rete anti-intrusioni che chiuderà un lato finora libero dell’enorme spazio su cui si svolge la Festa della birra, quest’anno in programma dal 16 settembre al 3 ottobre.