La storia di Siham Laraaichi, la podista 36enne originaria di Casablanca, giunta in Italia per tramutare la sua passione, morta investita da un treno nel Casertano, poco distinte dalla sua abitazione, ha destato viva commozione.
La ragazza era giunta in Italia per tramutare la corsa, la sua autentica ragione di vita, nel lavoro grazie al quale poteva provvedere al sostentamento della famiglia.
Una vita trascorsa macinando chilometri e sacrifici, era forte, Siham, lo sapeva, e così in Campania ha fatto del podismo il suo lavoro diventando una delle atlete più forti, soprattutto nei diecimila. Una passione che le consentiva anche di aiutare economicamente la sua famiglia a Casablanca.
Una vita segnata da un incidente che ha travolto la donna mentre percorreva i binari ferroviari nei pressi della stazione di Santa Maria Capua Vetere. Due treni che giungevano in entrambe le direzioni, in contemporanea: una combinazione che ha reso impossibile alla donna di riuscire a mettersi in salvo.
Un lutto che ha colpito la comunità casertana nella quale la ragazza viveva da circa tre anni, tant’è vero che in queste ore per consentire il rientro in Marocco della salma, è partita una colletta.
Le spese per il rientro – pari a circa 2300 euro – non possono essere sostenute dalla famiglia di Siham, che era venuta in Italia proprio per guadagnare con la corsa e aiutare i suoi parenti in Marocco. E così la comunità musulmana di Casapulla (Caserta), su iniziativa dell’Imam, e la società podistica Il Laghetto, hanno avviato una raccolta fondi. Al momento non è ancora possibile stabilire quando la salma potrà ritornare in Marocco: è, infatti, ancora nella disponibilità dell’autorità giudiziaria.