La donna travolta da un treno, mentre attraversava i binari, nei pressi di Santa Maria Capua Vetere, ha un nome, un’identità e una storia assai forte.
Si chiamava Siham Laraaichi, marocchina, single, di 36 anni, originaria di Casablanca, con una grande passione per la corsa, viveva nei pressi della stazione.
Un lavoro, ma non per questo praticato dalla giovane che identificava nella corsa un’autentica ragione di vita.
Siham Laaraichi era venuta in Italia dal Marocco proprio per correre. In Campania ha fatto del podismo il suo lavoro diventando una delle atlete più forti, soprattutto nei diecimila. Una passione, quella del podismo, racconta Enrico Scarpone, il presidente della sua società podistica Il Laghetto, “che le consentiva anche di aiutare economicamente la sua famiglia a Casablanca”. “In Marocco ci sono molti atleti forti e così Siham che stava con la nostra società da tre anni, aveva deciso di venire in Italia per sfruttare la sua forza e guadagnare con la corsa – racconta Scarpone – e ci era riuscita, era una delle atlete più forti. Quando non arrivava prima, si classificava seconda. La sua prossima gara? Il 18 se non ricordo male. Il suo sogno? Era quello di tornare nella sua Casablanca, con una tranquillità economica che avrebbe potuto rendere felice lei e la sua famiglia”. Una vita trascorsa a macinare sacrifici per aiutare la sua famiglia. Siham aveva un unico, grande sogno: tornare dalla sua famiglia ed aiutare le sue sorelle e sua mamma, soprattutto dopo la morte del padre.
Una campionessa, nello sport e nella vita, abituata a correre forte per arpionare sogni e rendere possibile l’impossibile, uccisa da una corsa ben più difficile da frenare. Stando alla prima ricostruzione, la donna ha oltrepassato il passaggio al livello e si è incamminata verso la vicina stazione percorrendo lo stretto passaggio che intercorre tra i due binari. Il caso ha voluto che proprio in quel momento passassero due Eurostar che fanno la spola tra Lecce e Roma che viaggiavano in direzioni opposte.
Uno dei macchinisti ha suonato per attirare l’attenzione della ragazza che però non si è voltata perché la sua attenzione era attirata dall’altro convoglio. Per questo motivo, in un primo momento si è pensato che la donna potesse avere le cuffie alle orecchie, ipotesi smentita dal mancato ritrovamento dell’oggetto. Accortasi del grave pericolo, ha provato ad evitare uno dei treni sporgendosi verso l’altro che arrivava. E’ stata così agganciata dal predellino del treno Lecce-Roma che gli ha tranciato una gamba, quindi è stata travolta. Sul posto soccorritori e inquirenti hanno trovato la gamba a cinquanta metri dal corpo; il volto era completamente sfigurato. I poliziotti hanno poi trovato la carta di identità.
Un incidente terribile e non è il primo caso. Il 10 agosto a Parabiago nel Milanese un quattordicenne distratto dal cellulare è stato travolto dall’dall’Eurocity Venezia-Ginevra e il 21 aprile a Milano Lisa Digrisolo, 19 anni, studentessa e aspirante modella è stata travolta e uccisa dal Torino-Napoli 951, perchè ascoltava la musica mentre attraversava i binari.