4 morti e 32 feriti: questo il bilancio di una serie di esplosioni avvenute in 8 località meridionali della Thailandia, in gran parte turistiche.
Tra i feriti ci sono due italiani: Lorenzo Minuti, 21 anni e Andrea Tazzioli, 51 anni.
Il primo è stato portato al pronto soccorso ed è stato dimesso già in serata. Il secondo è stato operato d’urgenza a causa di una scheggia che lo ha colpito alla schiena, ma non sarebbe in condizioni preoccupanti. In totale gli stranieri feriti negli attentati sono 10, tra cui 7 donne. Oltre ai due uomini italiani e a un 72enne olandese, ci sono tre tedesche di 16, 17 e 48 anni; una 20enne austriaca; una 19enne e una 23enne olandesi. Il decimo ferito è un’altra donna, della quale non è stata diffusa l’età e non è chiaro se sia tedesca o austriaca. Lo riferiscono i media locali. Il responsabile della polizia ha detto che le autorità erano state informate dall’intelligence di imminenti attacchi, ma non avevano informazioni precise su quando e dove sarebbero potuti avvenire.
La polizia sta cercando inoltre di stabilire se ci sono collegamenti tra gli ordigni esplosi e gli incendi che si sono verificati in alcune delle località colpite. La raffica di esplosioni che ha colpito le province a sud della Thailandia si è verificata in un giorno di festa nazionale per il Paese. La Thailandia, infatti, oggi celebra la Festa della mamma, che coincide con l’84esimo compleanno della regina Sirikit. Gli attacchi appaiono evidentemente coordinati. Secondo la dettagliata ricostruzione del quotidiano Bangkok Post, altri ordigni sono stati disinnescati, molte bombe sono fortunatamente esplose senza conseguenze e in alcune delle località dove si sono verificate le esplosioni ci sono stati anche degli incendi che, spesso hanno preceduto le esplosioni e che hanno causato ingenti danni materiali. La polizia ha escluso la pista internazionale e ha sostenuto che si è trattato di terrorismo interno. “E’ qualcosa di diverso dal terrorismo internazionale, è sabotaggio locale che punta a distruggere l’atmosfera turistica del Paese”, ha spiegato un portavoce della polizia al Thai Pbs.
Il bilancio più grave è sicuramente quello di Hua Hin: una doppia esplosione all’esterno di un bar ha causato la morte di una donna e almeno 22 feriti. Due esplosioni quasi simultanee nei pressi della torre dell’orologio hanno causato un altro morto e altri 4 feriti. Un altro ordigno trovato sotto un motoveicolo parcheggiato è stato disinnescato.
A Surat Thani c’è stato prima un incendio all’esterno di un negozio di scarpe. Successivamente, alle 8 locali (le tre di notte in Italia) una bomba è esplosa davanti una stazione di polizia, causando la morte di una dipendente comunale e 3 feriti. Un’altra bomba è esplosa davanti al quartier generale della polizia, senza causare feriti. A Pukhet prima due ordigni sono stati disinnescati nell’area di Patong. Poi, alle 8,41 locali, nella stessa area due bombe sono esplose davanti a un commissariato nel distretto di Kathu, ferendo lievemente un tassista a bordo di un ciclomotore. Verso le 9, ora locale, altre due bombe sono esplose di nuovo a Hua Hin, ferendo cinque persone. Verso le 9,30, ora locale, diversi ordigni sono esplosi nella provincia di Phang Nga, ma non hanno causato feriti. Altre bombe hanno colpito la provincia di Trang. Oltre alle bombe, grandi incendi sono stati segnalati anche nei mercati di diverse province del sud, come Nakhon Si Thammarat, Krabi e Trang. Secondo il governo si tratta di un tentativo di danneggiare il turismo, visto che le bombe sono esplose nelle zone più turistiche della nazione.
La Thailandia ha appena approvato, per referendum, una controversa costituzione con la quale la giunta militare al potere vorrebbe chiudere un decennio d’instabilità caratterizzato dalle tensioni tra l’élite monarchica – della quale anche i generali fanno parte – e il fronte politico legato all’ex primo ministro Thaksim Shinawatra, che è in esilio, alla sorella ex prima ministra Yingluk Shinawatra e al movimento delle cosiddette “Magliette rosse”. A peggiorare sono le tensioni separatiste che sono più forti proprio nelle aree dove sono avvenute le esplosioni. Le modalità operative – secondo quanto riporta la Bbc – hanno fatto puntare il dito, in particolare, sul Barisan revolusi nasional (brn), un gruppo separatista della provincia Pattani di fede islamica. Se l’attribuzione fosse confermata, si tratterebbe di un salto di qualità del conflitto che riguarda tre province a maggioranza musulmana. Questa guerriglia non aveva, finora, mai colpito località turistiche.
L’Unità di crisi della Farnesina raccomanda ai connazionali presenti in Thailandia di “seguire scrupolosamente” le indicazioni delle autorità locali e di “tenersi informati sugli sviluppi della situazione sui media”. “Le autorità locali – si legge su Viaggiare Sicuri – hanno elevato il livello di allerta per le forze sicurezza, invitando ad evitare assembramenti, luoghi affollati, cerimonie pubbliche e a limitare gli spostamenti non necessari. Strade, trasporti e aeroporti funzionano regolarmente. Si raccomanda ai connazionali di seguire scrupolosamente queste indicazioni e di tenersi informati sugli sviluppi della situazione sui media. In caso di emergenza contattare l’Ambasciata d’Italia a Bangkok al numero 0066 81 825 61 03″.