È in corso ad Avellino la XXIII edizione del ‘Palio della Botte 2016’, un antico gioco di stampo medievale. La competizione, che vede sfidarsi sette contrade di Avellino, consiste nel far rotolare con una spranga ricurva una botte di circa due quintali, facendola rotolare per Corso Umberto I.
Le due contrade finaliste si sfideranno nell’ultimo giorno dell’evento, dopo aver disputato la finale del Palio dei Bambini che si tiene invece l’11.
Il percorso è lungo circa 450 metri ed è tutto in salita, cosicché per i contradaioli diventa un’impresa piuttosto ardua riuscire a far avanzare le botti sull’acciottolato senza che queste cambino continuamente direzione. La vittoria del Palio viene assegnata al rione che avrà raggiunto nel minor tempo la fontana di Bellerofonte. Questa tradizione nacque sul finire del XVI secolo, per celebrare la presa della città da parte della signoria dei Caracciolo. Riportato in auge nel 1998 da don Emilio Carbone, parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, il Palio della botte affonda le sue radici storiche nella seconda metà del Cinquecento. Si narra che proprio in questo periodo venne disputata la prima “gara della botte” per salutare l’avvento della famiglia Caracciolo in città e il contemporaneo ritrovamento in contrada ‘Tuoppolo’ di un affresco raffigurante la Madonna di Costantinopoli.
La natura stessa della manifestazione, che vedeva protagonisti i ceti più umili della popolazione avellinese, fa sì che molte notizie in merito alla gara non abbiano una documentazione certa; la maggior parte dei cenni storici, infatti, sono affidati all’oralità. È molto probabile che il Palio non venisse svolto tutti gli anni come adesso, ma solo saltuariamente. Il percorso di gara, tuttavia, stando alla documentazione, era molto simile a quello odierno: la partenza era situata vicino alla Chiesa di Monserrato (nei pressi del Casino del Principe), mentre la fontana di Bellerofonte rappresentava il punto d’arrivo dopo la salita di via Costantinopoli (oggi Corso Umberto I).
Il programma di quest’anno ha accolto durante la prima giornata, dalle 19 alle 24, “C’era una volta” GiochiAntichi, per bambini e famiglie, con stand di beneficenza e volontariato e visite guidate nei centri storici e artistici d’interesse, per poi terminare la serata alle 21 con un concerto tenuto dai ‘Bottari della cantica popolare’. Giovedì 11 agosto invece, è ststa la volta del Palio dei Bambini, dove i più piccoli si sfideranno alle prese con le botti, tra spettacoli di sbandieratori e attrazioni a tema. Anche nella seconda serata il tutto si chiuderà con un concerto curato dall’associazione ‘Zenit 2000’ con ‘Le colonne sonore più celebri della storia del cinema’. Stasera, infine, si svolgeranno le gare finali, aperte da un corteo storico, spettacoli e cantiche di ringraziamento. Il tutto sarà trasmesso in diretta televisiva da “Telenostra” (canale 189) e “Prima tivvù” (canale 213-640-649).