La nuova tendenza dell’estate nel campo delle app è la nuova applicazione dei Pokémon Go, che realizzata da Nintendo è arrivata in Italia il 15 luglio.
In allarme per il gioco è l’associazione del Telefono Azzuro, la quale crede che la combinazione tra realtà aumentata e geo-localizzazione potrebbe permettere a malintenzionati di adescare i piccoli giocatori che in estate sono più soli e quindi più “connessi”.
Questo pericolo è da considerarsi concreto perchè l’applicazione unisce alle basi del videogioco il mondo reale: per catturare i pokémon, infatti, occorre spostarsi fisicamente nello spazio.
“Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. Questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori, che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati” ha commentato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile. “È proprio in questi spazi che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia. Da un lato, occorre che bambini e ragazzi sviluppino una maggiore responsabilità nell’uso di questi strumenti, dall’altro sono le aziende sviluppatrici di nuove tecnologie a dover giocare un ruolo chiave per garantire che gli strumenti da loro promossi non possano in nessun modo mettere a rischio i minori”.
Telefono Azzurro, per aiutare i bambini, promuove da anni attività di prevenzione, formazione nelle scuole, ascolto ed intervento, con l’obiettivo di promuovere un uso sicuro del web. Ha lanciato una campagna chiamata “DIVENTA UN DIGITAL SUPPORTER, #TAdigital supporter”, per creare una fitta rete di volontari digitali con il compito di diffondere informazioni utili per usare in maniera sicura Internet, e per segnalare eventuali pericoli chiamando all’1.96.96 o scrivendo a www.azzurro.it/chat.