Dall’8 al 15 Luglio 2016 si è svolta la 392° festa di Santa Rosalia, Patrona della Città di Palermo. Sono scesi in piazza oltre 200mila per celebrare la Patrona della città, festeggiando tra spettacoli, musica e folklore.
Se si pensa a Palermo viene inevitabilmente in mente: il mare, il sole, l’arte, la gastronomia e Santa Rosalia, l’amata patrona. “U festìnu” ,dedicato alla Santa, rappresenta il cuore palpitante di questa città dai mille colori, con una storia ricchissima: il tradizionale corteo è la sintesi del folclore, delle tradizioni, della devozione dei palermitani.
il leitmotiv del festino di quest’anno è stato: la solidarietà, l’accoglienza, l’integrazione, il rifiuto del razzismo e il dialogo con le altre religioni; che – sotto la direzione artistica dell’attore Lollo Franco – ha coniugato tradizione e novità, radici e interscambio, identità e multiculturalismo.
Un Festino, di grande tradizione ma al contempo di grande innovazione, a partire dalla ideazione del carro che si ispira al carro del Pitrè sviluppandosi in altezza, un carro ricco di decori: Triumphus lucis ma che ha stupito per la sua caratteristica di scomposizione-composizione.
Il fulcro della settimana di festeggiamenti è stato poi, come ogni anno, il corteo finale del 14 luglio con le quattro fermate tradizionali, con altrettanti momenti di spettacolo. Prima tappa in Cattedrale, segue la tappa ai Quattro Canti con il tradizionale saluto e l’omaggio floreale del sindaco alla Santuzza, all’urlo di “Viva Palermo! Viva Santa Rosalia!”., e anche qui danze e giochi di luce.
Rivincita, libertà purificazione. Fede, festa, preghiera. Tutto questo e tanto altro è Santa Rosalia, l’amatissima Patrona che nel Seicento salvò la città dalla peste, e che oggi dovrà salvare l’Italia da nuove pesti: razzismo, mafia, corruzione, sfruttamento, inquinamento, egoismo.
E dal giorno seguente sarà di nuovo attesa, di nuovo speranza per tutti gli amanti di questa festa popolare e indimenticabile, una volta vissuta.