S’intitola “perché Napoli è la città più sottovalutata in Italia” ed è un autentico tour virtuale tra le pieghe più intime della città, l’articolo pubblicato dall’Huffington Post in cui si spiegano le bellezze e le peculiarità di una città che non si può mai dire di conoscere appieno.
“Questa è la città di Elena Ferrante, la firma misteriosa di romanzi in cima alla lista dei best-seller e che hanno portato la letteratura italiana sulla scena internazionale. Ma anche prima che Napoli diventasse la città di Totò, Enrico Caruso e la pizza. E ‘il simbolo della passione tra bene e male, e sul Vesuvio che torreggia sopra è il simbolo di un potere vulcanica che è sempre sul punto. Se stai visitando l’Italia, un viaggio a Napoli è obbligatorio. Il suo nome deriva dal greco Neapolis, “città nuova”. Ma prima di questa “seconda fondazione” del V secolo aC, fu sede della famosa Parthenope. Dominata dai Romani, Bizantini, Normanni e Svevi, esposta a influssi islamici, capitale e sede di una delle più importanti università europee, Napoli a poco a poco si arricchisce di palazzi, ville, strade e chiese. Tuttavia, i terremoti e le conseguenze delle eruzioni vulcaniche hanno profondamente segnato la sua storia e la struttura urbana. Riassumere le sue vicissitudini è praticamente impossibile, ma quando si visita Napoli si percepisce immediatamente la stratificazione di culture, in particolare quella degli spagnoli, che hanno dato a questa città la sua struttura tra il 1500 e il 1700, e i governanti borbonici, che nel XIX secolo l’hanno resa la capitale del Regno delle Due Sicilie.
Il Barocco a Napoli è impressionante con la sua maestosità decadente, una sorpresa con magnifici edifici che foderano i vicoli attraversati dalle linee di lavanderia (le celebri corde sulle quali si stendono i panni). Uno degli aspetti unici di questa città è il fatto che, sembra una cartolina, è assolutamente vero. Il modo migliore per esplorarla è iniziare da sotto la superficie. Napoli Sotterranea-metropolitana di Napoli-è uno dei tour più interessanti di qualsiasi città europea. A Piazza San Gaetano 68, un ingresso immenso si apre come una bocca per l’area metropolitana. Si va 130 piedi sotto la città, dove oltre 2.000 anni fa la gente scavò nel tufo per costruire Napoli. Si tratta di una rete di cunicoli, pozzi e sale enormi che sono stati utilizzati come rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale, un giro di novanta minuti ad una temperatura che è particolarmente piacevole durante l’estate!
Al ritorno in superficie, è possibile avventurarsi in Spaccanapoli, la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere Forcella, ma attenzione per i ciclomotori sui quali spesso transitano almeno tre persone. Edifici, vicoli, voci, odori: questa è una Napoli autentica che non si dimentica. Per una vacanza tranquilla, è consigliato dirigersi verso il Museo Archeologico (con reperti greci e romani, e risultati del lavoro di scavo a Pompei) o l’immensa Piazza Plebiscito con il suo lungo colonnato.
Qui troverete anche il Gran Caffè Gambrinus, il caffè letterario storico dove ordinare un “caffè alla nocciola”. Le parole non possono descrivere, quello che di può conoscere solo provando di persona. Napoli è famosa anche per la cappella pagana di San Severo, con la statua del Cristo Velato, il Museo di Capodimonte, e due castelli che sono diventati simboli: Castel dell’Ovo, che domina il golfo con il suo contorno, e il medioevale Maschio Angioino, che oggi ospita anche un museo civico.”