“La radiazza è sospesa e non so se e quando riprenderemo le trasmissioni. E’ una mia scelta perché non riesco più a sopportare le pressioni dei clan politici e intellettuali che in questi mesi hanno colpito me e la squadra della trasmissione che, evidentemente, ha dato e dava fastidio a troppa gente, addirittura per aver tentato di ridare forza alla lingua e alla cultura napoletane”. Gianni Simioli ha affidato ai social le spiegazioni alla base della sua scelta di sospendere “La Radiazza”, annunciando la chiusura del programma cult del palinsesto mattutino di Radio Marte Stereo, un programma che ha conquistato livelli di ascolto molto elevati, oltre che l’affetto e la stima di una nutrita fetta di pubblico, soprattutto negli ultimi anni.
Un successo che, come puntualmente accade, ha introdotto pro e contro e che soprattutto negli ultimi tempi ha messo a dura prova i nervi della voce storica del programma: “Alcuni sponsor, nonostante i record di ascolti, ci hanno fatto sapere che non gradiscono la canzone napoletana, compresa quella degli artisti emergenti, nonostante siamo stati i primi a mandare in onda le canzoni di Clementino e Rocco Hunt, apprezzati poi a livello nazionale” ha sottolineato Simioli aggiungendo che “c’è stato anche chi ha chiesto di sapere in anticipo di cosa si sarebbe occupato Borrelli nelle sue inchieste e nei suoi collegamenti in diretta”.
“Purtroppo, Gianni ha deciso di gettare la spugna perché è stando delle tante pressioni, delle minacce, delle querele temerarie e di quanti addirittura lo aspettavano sotto casa per contestargli qualcosa detta in trasmissione” ha aggiunto il consigliere regionale Borrelli, che collabora sin dall’inizio alla trasmissione che da anni fa record di ascolti nella fascia oraria mattutina, precisando che “La radiazza senza Gianni Simioli non esiste quindi se lui non ci ripensa, la trasmissione finisce definitivamente qui”.
“Rispetto la scelta di Simioli, ma spero che possa ripensarci e riprendere le trasmissioni dopo un periodo di pausa in questi mesi estivi” ha aggiunto Paolo Serretiello, patròn di Radio Marte Stereo.