Ventitre morti ed oltre cinquantadue feriti, questo è il bilancio diffuso dalle autorità; tutte le salme sono state riconosciute, tranne quella di un uomo tra i 55 ed i 65 anni, molti feriti sono stati rinvenuti incastrati tra i convogli dei due treni di linea delle Ferrovie Nord Barese, tra questi anche un bambino di 6 anni vivo per miracolo.
I treni viaggiavano ad una velocità approssimativa di 100/110 km orari, l’impatto è quindi stato violentissimo e, siccome è avvenuto in curva, si pensa che nessuno dei due macchinisti sia riuscito a frenare in tempo. I vagoni, dopo lo scontro, sono completamente scomparsi, di un treno ne sono rimasti solo due e dell’altro solo l’ultimo in coda.
Il direttore di Ferrotramviaria dichiara: “Il treno proveniente da Andria non doveva assolutamente essere lì”, pare quindi che non dovesse viaggiare in quel momento sul binario unico.
Le indagini sono condotte dalla procura di Trani, il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, l’ipotesi è quella di un errore umano causato anche da un sistema di sicurezza e di supervisione non automatico.
Sono state recuperate le scatole nere dei due convogli e identificati i macchinisti, i vigili del fuoco hanno da poco terminato il loro lavoro sui rottami dei due treni: tutti i vagoni sono stati rimossi e nessun altro corpo è stato ritrovato.
Dal Governo giunge solidarietà per le famiglie delle vittime, il premier Renzi ha dichiarato: “C’è un’assoluta richiesta di trovare i responsabili e di fare chiarezza sull’accaduto. Il sindaco di Corato, sconvolto, ha affermato: “Sembrava un disastro aereo”.