25 morti, 50 feriti: questo il bilancio, a quanto pare, provvisorio dello scontro frontale e violento fra due treni tra Andria e Corato, nel barese.
Per recuperare i corpi è stato necessario l’utilizzo dell’elisoccorso della Protezione civile e quello dei vigili del fuoco. I primi rilievi aerei effettuati dai vigili del fuoco avevano dato l’idea della violenza dello scontro. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti; l’altro soltanto l’ultimo, quello di coda.
Tra i feriti soccorsi negli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie – sette dei quali sono in gravi condizioni – c’è anche un bambino di pochi anni portato in ospedale a bordo di un elicottero. Nella zona dell’incidente è stato allestito un ospedale da campo per i primi soccorsi. La Asl ha messo in campo un coordinamento psicologico sia sul luogo della tragedia sia negli ospedali in collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Le salme vengono trasferite all’Istituto di medicina legale di Bari: i riconoscimenti sono stati rinviati a mercoledì mattina.
L’impatto ha reso irriconoscibili molti corpi, per cui i parenti dovranno basarsi solo sugli indumenti.
Il centro trasfusionale di Andria ha effettuato una raccolta straordinaria di sangue all’ospedale di Andria: servono donatori del gruppo 0 positivo. Visto il notevole afflusso di donatori, fanno sapere dal centro, è consigliabile andare in ospedale nella mattinata di mercoledì. Il dipartimento regionale di Promozione della salute comunica che tutti i servizi trasfusionali della Regione Puglia rimarranno aperti oggi e domani dalle 8 alle 19. Tanti in coda anche al Policlinico di Bari.
La Protezione civile della Bat ha allestito presso il palazzetto dello sport in viale Germania ad Andria un centro di accoglienza per parenti delle vittime e un centro di informazione per il ricongiungimento familiare dei passeggeri.
I numeri presso cui è possibile contattare i responsabili della struttura sono 331.171.31.03 – 0883.299.750 – 0883.299.416 e 0883.299.411.