La cucina mediterranea italiana è una delle più apprezzate al mondo e lo sanno bene i turisti che hanno avuto la possibilità di degustare i piatti tipici del nostro Bel Paese. Gli italiani sono infatti capaci di coniugare nella cucina tre caratteristiche fondamentali: semplicità, qualità, bontà. La semplicità deriva dalla facilità di preparazione, che la rende perfetta per essere replicata anche in casa senza troppe complicazioni. Mediamente vengono utilizzati nelle ricette dai 4 agli 8 ingredienti, preferendo una maggiore attenzione per la qualità dei prodotti e il risultato è ben evidente: piatti gustosi e leccornie varie che conquistano il palato anche dei più esigenti.
La nostra cucina è importante anche dal punto di vista antropologico, di fatti essa è parte dell’identità culturale e sociale del nostro Paese ed in quanto tale è un vero e proprio patrimonio nazionale. Le ricette e i piatti che si tramandano da generazioni sono infatti il risultato della storia e degli incontri con differenti culture, ad esempio, l’impiego dell’aglio che si diffuse durante il medioevo grazie alla presenza sul territorio di comunità ebraiche, e l’uso della cipolla e della pasta frolla, che è dovuto ai francesi, anche il sorbetto e il gelato deriverebbero dal contatto con le popolazioni arabe.
Tra tutti i tipi di cucina italiana, la più diffusa all’estero è certamente la cucina siciliana, diffusasi grazie ai numerosi ristoranti aperti in ogni dove in seguito all’emigrazione di molti siciliani. Le terre della Sicilia, caratterizzate dai dolci profumi degli agrumi dai colori energici e solari, dagli ulivi d’argento, immerse nella bellezza del paesaggio del mare e dell’Etna, evocano un’atmosfera quasi incantata, serena e magica, che. accompagnata da un buon bicchiere di vino e dal buon cibo, completa un idilliaco momento di gioia e piacere.
Tra tutti i piatti che sono peculiari di queste terre, ce ne sono alcuni che sono quasi un obbligo assaggiare:
- Arancini al ragù: piatto conosciuto in tutto il mondo e tipico della cucina siciliana, è composto da una sfera o un cono di riso, condito con ragù, piselli e caciocavallo.
- Sarde beccafico: piatto che prende il nome dall’uccello Beccafico, che in estate ha l’abitudine di riempirsi la pancia mangiando frutta, diventando più grassottello e dalle carni più saporite. Le sarde per analogia diventano simili all’uccelletto, riempiendole con uva sultanina, prezzemolo, pinoli e acciughe.
- Scaccia: proveniente da Ragusa, è costituito da uno strato di pasta rettangolare piegato su se stesso. Può contenere ricotta e cipolla, ricotta e salsiccia, pomodoro e cipolla, pomodoro e melanzana o altri condimenti a scelta.
- Stigghiola: Consiste di budella di agnello (ma anche capretto o pollo), lavate in acqua e sale, condite con prezzemolo, con o senza cipolla, infilzate in uno spiedino, o arrotolate attorno a un porro, e cucinate direttamente sulla brace.
- Cassata: il famoso dolce a base di Pan di Spagna, farcito con ricotta di pecora zuccherata e decorato con glassa reale e frutta candita.
- Cannoli: altro dolce tipicamente siciliano, originariamente preparato durante il Carnevale, è costituito da una cialda di pasta fritta e arrotolata con ripieno di ricotta e pezzi di frutta candita e goccie di cioccolato.
- Parmigiana di melanzane: piatto rivendicato sia dai napoletani che dai siciliani, secondo alcuni il suo nome deriverebbe dal siciliano “parma” (scudo), è costituito da melanzane fritte con passata di pomodoro, parmigiano e prosciutto.
- Pane e panelle: proveniente da Palermo, la panella è una frittella di farina di ceci che può essere mangiata in mezzo al pane.
- Pasta con le sarde: primo piatto di origine palermitana a base di pasta, sarde e finocchietto.