La bestialità umana sembra essersi spinta davvero ai margini della natura, quando, di fronte a delle creature innocenti, degli uomini riescono ad agire in modo così crudele e spietato come è successo a Trapani.
Uno spettacolo orribile si è infatti disteso di fronte agli occhi dei militari dell’arma, che hanno scoperto per caso la situazione mentre svolgevano altre indagini, e delle guardie zoofile che nei giorni scorsi sono intervenuti in un’abitazione della zona di Xitta.
Il raccapricciante ritrovamento nel giardino della casa ha lasciato poco spazio alla fantasia: un mucchio di carcasse di cani, abbandonate come se fossero immondizia, giacevano al suolo. Le carni mutilate e straziate da ferite e cicatrici. Le cavie sfortunate di un gioco macabro che è la lotta tra cani.
Nella casa sono stati ritrovati anche tre pitbull prontamente salvati dall’Associazione Regionale Guardia per l’Ambiente, con la collaborazione dei Carabiniere del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Trapani e al servizio veterinario dell’Asp. I cani erano tenuti in condizioni pessime, senza microchip, privi di pulizia e cure.
Uno dei tre cani era all’esterno, legato ad un albero nel cortile, con una catena di ferro di circa 5 metri. Gli altri due si trovavano invece all’interno dell’ abitazione: uno legato in cucina con una corda di 2 metri, l’altro invece libero, con evidenti segni di morsi sul collo e diverse cicatrici dovute molto probabilmente allo scontro con altri cani.
Questo, purtroppo, non è il primo caso di maltrattamento animale avvenuto: già nelle settimane scorse le autorità competenti avevano tratto in salvo due pitbull, di cui uno, per via delle gravi ferite riportate, non era riuscito a sopravvivere, mentre l’altro, appena un cucciolo, privato di una zampetta e affetto da dermatite, è stato curato e adottato.
Le forze dell’ordine, intanto, proseguono le indagini sul proprietario dell’abitazione e dei cani e Danilo Catania, responsabile dell’Associazione Regionale Guardia per l’Ambiente, lancia un accorato appello:
“Nonostante sia un reato penale punito per legge con pesanti sanzioni, il fenomeno dei combattimenti tra cani è ancora molto diffuso. Rinnoviamo il nostro appello ai cittadini a collaborare, segnalandoci eventuali casi di combattimenti illeciti o di maltrattamenti, affinché possiamo intervenire per reprimerli e denunciare i malfattori”.