Violentata e uccisa a nove anni, durante la festa del paese, durante una serata in cui la piccola Maria avrebbe voluto solo prendere parte alla festa del paese.
I carabinieri del Ris di Roma lo definiscono uno dei tre casi più cruenti mai capitati in Italia al Reparto Investigazioni Scientifiche.
Nell’ambito delle indagini, coordinate dalla Procura di Benevento retta da Giovanni Conzo, si segue anche un’altra pista che porta alla identificazione di alcuni giovani romeni a bordo di un furgone bianco, avvistato nei pressi dell’area delle giostre, in prossimità della piscina del resort, proprio la sera del 19 giugno quando fu rivenuto il cadavere della piccola Maria.
Serrande abbassate per il lutto cittadino, numerosi manifesti di solidarietà, tantissima gente, tra cui molti bambini, e molti fiori bianchi: così San Salvatore Telesino ha salutato e ricordato la piccola Maria Ungureanu, la bimba romena di 9 anni violentata e uccisa il 19 giugno scorso. Il suo corpicino senza vita è stato ritrovato nella piscina di un resort del paese del Beneventano.
Un corteo ha accompagnato dalla chiesa alla piazza Salvatore Pacelli la bara bianca.
Prima di consegnare la salma ai genitori per i funerali i carabinieri del Ris hanno prelevato materiale organico dalle dita di Maria. È quanto trapela dalle indagini che vanno avanti senza sosta dalla notte del rinvenimento del cadavere della piccola vittima. La bimba prima di essere violentata e uccisa, avrebbe avuto una colluttazione con i suoi aguzzini: circostanza. I risultati si attendono per l’inizio della prossima settimana.