L’omofobia attacca, il popolo dei femminielli scende in strada e rivendica la cultura e la legittimità d’appartenenza di una figura autoritaria ed intramontabile all’ombra del Vesuvio.
Durante la notte tra sabato e domenica scorsi, una transessuale ha subito un’aggressione ad Agnano; quest’oggi, invece, Francesca, noto ‘femminiello’ dei Quartieri Spagnoli di Napoli, con tanto di abito bianco, ha coronato il suo sogno.
Nel rigoroso rispetto della tradizione, l’abitazione di Francesca, un basso nel cuore dei vicoli a ridosso del centro cittadino, è stata adornata con fiori e nastri. Le amiche hanno aiutato la sposa a vestirsi e truccarsi in attesa della ‘suocera’ Patrizia, un altro femminiello organizzatore dell’evento arrivata sul posto con il bouquet ed un vistoso abito rosa. ”Ho organizzato decine di questi finti matrimoni – dice orgogliosa la speciale wedding planner Patrizia – realizzando in tutta Napoli l’evento piu’ desiderato di queste mie amiche”.
Nel basso Francesca chiede di essere fotografata accanto ai poster delle sue dive preferite Marilyn Monroe e Audrey Hepburn imitandone le pose, in un clima generale di festa e goliardia.
Sono loro, i femminielli, il punto di forza sul quale Napoli deve fare leva per impostare le basi finalizzate a sgominare l’omofobia, rendendo l’accettazione del “diverso” un automatismo spontaneo e non una forzatura.