Folla delle grandi occasioni al museo MADRE di Napoli per ammirare la mostra del maestro della fotografia, Mimmo Jodice “Attesa. 1960-2016” (fino al 24 ottobre 2016) a cura di Andrea Viliani.
Oltre 2500 visitatori hanno varcato il portone giallo di via Settembrini per ammirare la più ampia retrospettiva mai dedicata all’artista nella sua città in un percorso appositamente concepito per gli spazi del museo MADRE: al terzo piano più di centro opere, dalla seminali sperimentazioni sul linguaggio fotografico degli anni Sessanta e Settanta ad una nuova serie realizzata dall’artista in occasione di questa mostra. Articolando fra loro i principali aspetti e temi della sua ricerca – le radici culturali del Mediterraneo, le epifanie del quotidiano, il paesaggio naturale, la fantasmagoria delle metropoli contemporanee, il confronto fra la tensione etica e la dimensione della cronaca o della storia, così come fra il passato e l’identità contemporanea – Jodice ci sofferma in un tempo indefinito, in cui si intrecciano il passato, il presente e un futuro ancora sospeso nella dimensione dell’attesa.
Al piano terra (sala Re_PUBBLICA MADRE) è messa in scena, nel formato di una grande proiezione cinematografica (Teatralità quotidiana a Napoli, 2016), una selezione di immagini dalle serie dedicate, negli anni Sessanta e Settanta, alla città di Napoli: dalla registrazione di forme di aggregazione sociale come i cortei del partito comunista o le feste popolari alle condizioni di vita manicomiali e carcerarie, dalle dinamiche del lavoro in fabbrica, fra cui agli impianti di Bagnoli, e dalla denuncia del lavoro minorile o dei meccanismi di esclusione sociale alla vita di strada nei bassi e nelle periferie napoletane.