• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 29 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Parla Adelaide, la madre di Ciro Colonna: tra ricordi, dolore e speranze

Luciana Esposito di Luciana Esposito
21 Giugno, 2016
in In evidenza, News
0
Un giorno “strano” per il Lotto 0: i funerali di Ciro, il matrimonio di Antonio
Share on FacebookShare on Twitter

13346446_978466428940905_5644465281666826050_nLo scorso 7 giugno, esattamente due settimane fa, Ciro Colonna veniva violentemente strappato alla vita e all’affetto dei suoi cari, per mano di un sicario che ha letto tutt’altra intenzione nel suo goffo ed ingenuo tentativo di riacciuffare gli occhiali da vista nel parapiglia generale che dissemina panico e paura nel bel mezzo di un agguato di camorra.

ADVERTISEMENT

È successo nel Lotto O di Ponticelli, all’interno di un circolo ricreativo adibito a luogo di ritrovo nel quale i ragazzi del rione potevano rifugiarsi per evadere dal degrado e dalla noia che devasta e sovrasta il grigio, la solitudine e l’isolamento delle periferie.

Ciro, 19 anni, una vita semplice e normale, brutalmente straziata dalla ferocia della criminalità.

La vita di Adelaide, la madre di Ciro, così come quella del padre e della sorella, si sono fermate nell’istante in cui sono stati investiti dalla notizia che nessuno dovrebbe mai ricevere: hanno sparato a Ciro.

Un cuore di mamma straziato da un dolore devastante, franato nella vita di sempre di una famiglia qualunque per strapparne via un perno, solare e giocherellone, imprimendo in chi resta a piangere quella prematura e violenta morte la consapevolezza che niente più sarà come prima. Niente e nessuno potrà restituire Ciro a chi, giorno dopo giorno, ne patirà l’assenza, eppure, mamma Adelaide sa che sarà proprio Ciro a donargli la forza per andare avanti e ridisegnare la sua nuova vita senza quel figlio che tanto amava.

“Non faccio altro che pensare al giorno in cui è nato. Conserverò sempre tanti ricordi bellissimi di mio figlio. Mi manca tutto di Ciro, ero innamorata di lui. Non facevo altro che chiedergli baci e abbracci, cosa che non ho mai fatto con mio marito. Adesso non intendo mettere da parte il suo accappatoio, lo userò per asciugarmi: così continuerà ad abbracciarmi.

Mi chiedo spesso cosa ha pensato durante i suoi ultimi attimi di vita e se ha sofferto. La persona che lo ha trasportato in ospedale mi ha detto che mi invocava. So di essere stata il suo ultimo pensiero e proprio perché sapeva quanto ero apprensiva, era consapevole di darmi un dolore enorme.”

Cosa vuole dire ai ragazzi dell’età di suo figlio che vivono in realtà difficili?

“Di stare lontani da certe situazioni, di allontanarsi il più possibile dalla criminalità e cercarsi un futuro migliore, per il loro bene e per quello dei loro genitori. Non solo perché prendendo una brutta strada rischiano di perdere la vita, devono pensare anche al dolore che arrecano ai genitori. Piangere la morte di un figlio è un dolore troppo grande: non date questa sofferenza alle vostre madri. Lo dico sempre agli amici di Ciro che quasi tutti i giorni vengono a salutarmi, la mia preoccupazione, oggi, è tutta concentrata su di loro. Come mamma non posso che augurarmi un futuro migliore per loro, esattamente come lo speravo per mio figlio. Adesso mi resta una figlia di 22 anni e per lei e per tanti altri ragazzi, mi auguro che un giorno la società e questo contesto possano migliorare, anche se sono consapevole che è difficile perché il lavoro da fare è davvero tanto.”

Com’è la vita in un quartiere di periferia come Ponticelli?

“La vita qui è pesante, dopo quello che è successo a Ciro ne ho avuto la conferma. Finora ne avevo solo sentito parlare, adesso che la sto vivendo posso solo dire che è tremendo il clima che si respira qui. Ho cresciuto i miei figli sotto una campana di vetro. Ciro, quando era piccolo, giocava con sua sorella e le amichette, non lo lasciavo scendere giù. Alle 20, lui e sua sorella, avevano già cenato e indossavano pure il pigiama, li mettevo a letto a guardare i cartoni animati. Si affacciavano al balcone e vedevano i bambini giocare per strada, mi chiedevano perché loro non potessero scendere, ma non ho mai ceduto alla tentazione di accontentarli. Quando Ciro ha iniziato a frequentare le scuole medie, però, come tutti gli adolescenti, ha sentito il bisogno di ritagliarsi i suoi spazi e non potevo impedirgli di uscire a fare due passi con gli amici, anche se fino a quando non lo vedevo entrare dalla porta di casa non stavo tranquilla. Mi chiamava “ansia” mio figlio, perché diceva che ero una madre troppo apprensiva. Le mie amiche mi prendevano in giro, dicevano che dovevo tagliare il cordone ombelicale e lasciarlo vivere. Nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo quel pomeriggio. Un sacco di strane coincidenze si sono date appuntamento: di solito, Ciro non usciva mai prima delle 17.30, quel pomeriggio alle 16 era già pronto e il suo cellulare si era rotto. Non riusciva a mettersi in contatto con uno dei suoi amici del cuore e allora decise di andare a citofonarlo. E non è più tornato a casa.”  

Una delle grandi protagoniste della vostra tragedia è stata la disinformazione. Cosa vuol dire per i familiari di una vittima innocente della criminalità di appena 19 anni, vedere gli organi di stampa divulgare informazioni sbagliate ed infamanti sul suo conto?

“Fa male. Sapere che mio figlio si ritrovava in quel circoletto, come faceva tutti i giorni, insieme ai suoi amici, solo per fare una partita al biliardino o per chiacchierare un po’ e sapere che per questo è stato ucciso, già fa troppo male. Poi, sentir dire tante cose non vere sul suo conto mi ha dato altro dolore. Come ha detto mio cognato in un’intervista ce lo hanno ucciso due volte: con quel proiettile e con le bugie. Ciro era un ragazzo tranquillo che non mi ha mai dato problemi, allegro, pieno di voglia di vivere e capace di farsi volere bene da tutti. Era un giocherellone, amava prendere in giro tutti, era davvero quanto di più lontano possa esistere dalla cattiveria e dalla delinquenza. E non lo dico perché sono la mamma. Ci tengo tanto, però, a ringraziare tutti i giornalisti che hanno svolto correttamente i loro lavoro e hanno contribuito a onorare la memoria di mio figlio e tutte le persone che da quel giorno non fanno altro che manifestarci vicinanza, solidarietà e affetto. Dalle persone presenti al funerale, a quelle che hanno partecipato alla fiaccolata, alle tante associazioni ce ci sono state e ci sono tuttora vicine in questo momento di grande dolore: ringrazio davvero tutti.”

Mamma Adelaide, la mamma di Ciro Colonna, l’ultima ed ennesima vittima innocente della criminalità, ha un solo desiderio da esprimere: “Aiutateci a fare in modo che la memoria di mio figlio non sia dimenticata e che il suo sacrificio possa almeno servire ad evitare che altre madri si trovino costrette a vivere quello che sto provando io.”

Tags: . napoliadeleagguato camorracircolo ricreativociro colonnadisinformazionelotto Omadre ciro colonnaponticellivittima innocente della criminalità
ADVERTISEMENT
Prec.

“WE ARE THE X”, il film evento all’Ischia Film Festival

Succ.

Omicidio Loris: Veronica Panarello capace di intendere e di volere?

Può interessarti

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?
Cronaca

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

28 Giugno, 2025
Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino
In evidenza

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

28 Giugno, 2025
VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi
Cronaca

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

27 Giugno, 2025
Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia
Cronaca

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

27 Giugno, 2025
Crolla il solaio in una scuola di Barra: la versione dei testimoni
In evidenza

Ponticelli, solaio franato nella scuola dell’infanzia: la lettera di una mamma

27 Giugno, 2025
Quanto caldo si può sopportare senza rischiare danni alla salute?
News

Emergenza caldo, allerta dai medici di famiglia: pericoli da non sottovalutare per anziani e fragili

27 Giugno, 2025
Succ.
Omicidio Loris: Veronica Panarello capace di intendere e di volere?

Omicidio Loris: Veronica Panarello capace di intendere e di volere?

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

di Luciana Esposito
28 Giugno, 2025
0

Esattamente un anno fa, a distanza di otto anni e otto mesi dall'agguato mortale costato la vita ad Annunziata D'Amico,...

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Di fronte a certe storie, non si può restare indifferenti. Quella di Luigi Volonnino, un bimbo di appena 5 anni...

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Un dolore che spezza il cuore, una ferita che sconvolge un'intera comunità: la famiglia Petrella piange la tragica scomparsa del...

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore accoglie con senso di responsabilità e con profonda attenzione la notizia dell'avvio del processo...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?