La leggenda del pugilato, Muhammad Ali, è morto a 74 anni a Phoenix, in Usa. Ali era affetto da problemi respiratori complicati dal morbo di Parkinson che gli è stato diagnostico negli anni Ottanta.
E’ stato nominato il più grande sportivo del secolo scorso. Un mito, un’icona, un simbolo, dentro e fuori dal ring. Un pugile battutosi più di chiunque altro per professare e rivendicare l’uguaglianza e i diritti degli uomini di colore. Sinonimo di forza e potenza, tecnicamente dotato di una possente e combattiva tenacia che lo ha reso celebre e invincibile nel mondo.
Alì era uno che “picchiava duro”.
Convertendosi all’Islam, rifiutando di partire per il Vietnam e attraverso plurime gesta sportive e non, il pugile ha scritto diverse e importanti pagine di storia.
Oggi, all’età di 74 anni, Alì ha perso la sua ultima battaglia, contro quel male contro il quale lottava da 30 anni.