Tacchi a spillo scalzati, troppo grandi e ripidi per un paio di piedi ancora gracile e acerbi. Il trucco, un escamotage scaltro ed efficace per camuffare gli inestetismi dettati dal trascorrere del tempo sui volti delle donne attempate e altrettanto utile a dipingere una maturità tutt’altro che conclamata sui visi delle ragazzine che devono ostentare movenze e parvenze di una donna già navigata, abiti succinti, un fisico minuto che rende ancor più evidente l’assenza di curve fulgide e mature.
Eppure non sembra che questo conclamato e palese “abuso d’innocenza” che si riversa sui marciapiedi o tra siti web neanche tanto difficili da reperire, non rappresenti un problema realmente destinato ad essere osteggiato.
La mente umana ha bisogno di essere stimolata soprattutto sotto il profilo sessuale. Uomini sempre più affamati di trasgressione ed impazienti di evadere dalla routine familiare e coniugale riversano i loro desideri più perversi lungo le strade battute dalle prostitute o balzando da un sito all’altro, alla ricerca di video da sbirciare o di ragazzine da adescare.
Un mondo pieno di ombre e strani vagheggi che, di tanto in tanto, sfociano in notizie di cronaca, rendendo visibile uno squarcio di quella realtà ben più articolata e complessa.
Una ragazzina di 16 anni, di etnia rom, è stata sorpresa da una pattuglia degli agenti della polizia municipale di Napoli mentre era in strada a prostituirsi.
Non si tratta di un caso isolato, anzi, è storia nota che gli uomini in cerca di avventure sessuali “proibite” aggancino “i protettori” dei bambini adibiti alla prostituzione all’interno dei campi rom per pattuire con loro appuntamenti e tariffe.
Il business della prostituzione, in particolar modo quella minorile, seguita ed evolversi attraverso dinamiche e direzioni inedite, consolidando, al contempo, “le vecchie abitudini” esibendo sui marciapiedi baby-prostitute in maniera spudorata, sprezzante della legge e di urtare la sensibilità dei passanti.
Sono stati i cittadini residenti nelle strade a confine tra il quartiere di Poggioreale e San Giovanni ad allertare le forze dell’ordine segnalando la presenza della baby-prostituta. La giovane, di gracile aspetto e che dimostrava senza ombra di dubbio la sua minore età, era sprovvista di documenti di identificazione.
E’ stata dunque condotta dagli agenti presso l’ospedale Santobono Pausillipon dove è stata sottoposta agli esami per l’accertamento dell’età e, dunque, dichiarata minorenne.