È in libreria La pelle di Napoli – Voci di una città senza tempo di Pietro Treccagnoli, edito da Cairo Editore.Nelle 274 pagine l’autore, giornalista storico del quotidiano “Il Mattino”, raccoglie i reportage dedicati alla citta’ di Napoli pubblicati nel tempo sul quotidiano partenopeo.
In “La Pelle di Napoli” Treccagnoli scrive: “Oltre l’oleografia e gli stereotipi, Napoli è tutt’uno con i napoletani. Mai città si è tanto identificata con il proprio popolo. Non c’è solo la bellezza di un paesaggio fatale, dove predomina l’azzurro del cielo e del mare e la potenza assassina del Vesuvio, non c’è solo un reticolo di strade e di vicoli dove la Storia non ha mai dato tregua per oltre duemila anni, non c’è solo una tradizione culturale fatta di musica e di pizza, di ragù e di caffè, non c’è solo la camorra che stringe ampie parti della città come un cappio alla gola. C’è tutto questo e ci sono i napoletani”.
L’autore racconta i piccoli commercianti,gli anziani, gli artigiani che producono scarpe, selle, chiavi, gli ultimi contadini che si ostinano a coltivare cavoli e arance sotto i piloni della Tangenziale, gli ex-giocatori d’azzardo, gli stranieri, le prostitute e i ragazzi che vendono per strada i profumi rubati.C’è Yussef, il barbone che legge Freud tra i cartoni,oppure Emanuele, che consegna il pane a domicilio assicurando che il suo non è un lavoro nero,e c’è anche la Tarantina, 78 anni,che racconta quando ancora non esistevano gay, lesbiche, transessuali,ma solo i “femminielli”.
Questo libro è una lunga esplorazione della città attraverso le sue cartoline e le sue leggende,che Treccagnoli racconta portando in giro il lettore a piedi, per meglio scoprire i mille volti di Napoli attraverso le sue più nascoste sfumature.C’è la Napoli che si arrangia di Totò e di Eduardo ma anche quella erudita di Benedetto Croce e Salvatore Di Giacomo.L’autore senza cadere negli stereotipi descrive la storia millenaria della città che più di tutte le altre metropoli è in continuo fermento presa dall’eterna lotta tra la sua voglia di riscatto e il suo celebre autocommiserarsi.