A poche settimane dalla chiamata alle urne, il TAR sbarra la strada ai ricorsi sorti per contestare l’esclusione dalle liste elettorali da parte di coloro che hanno sbagliato a presentare la documentazione sabato 7 maggio.
La seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale ha escluso dalla corsa al Comune: il candidato a sindaco del Partito comunista dei lavoratori Paolo Prudente; le liste Mo-Unione Mediterranea e Partito del Sud che fanno parte della coalizione di De Magistris; 11 candidati della lista Bene comune con de Magistris.
Fuori invece dalla corsa alle Municipalità: Pd (San Giovanni e Bagnoli); La città (Avvocata-Porto, Bagnoli); M5S (Stella-San Carlo, Bagnoli); Napoli in comune a Poggioreale; Udc (Vomero-Arenella); Napoli popolare (Chiaia-Posillipo, Stella-San Carlo), Bene comune (Vomero-Arenella, Soccavo-Pianura), Ce simme sfasteriati in tutte e dieci i parlamentini; De Magistris sindaco a Stella-San Carlo e Poggioreale; I Cittadini (Bagnoli); Napoli Succoio presidente a Poggioreale; Romano presidente a Soccavo-Pianura; un esponente di Napoli vale. Oggi si terrà la seconda udienza per gli altri ricorsi: in primis altre 2 liste del sindaco uscente, due della Valente e 4 di Lettieri. Domani, invece, si riunirà il Consiglio di Stato a Roma per l’appello presentato da tutti gli esclusi.
Gli unici a salvarsi nelle sentenze emesse ieri dal Tribunale nella nobile sede dell’ex hotel Londra di piazza Municipio sono stati due candidati al Consiglio comunale di San Potito sannitico: esclusi in un primo momento dalla commissione elettorale competente di Piedimonte Matese per aver riportato una condanna per droga, sono stati riammessi dal momento che la legge Severino tra i motivi di incandidabilità prevede produzione e traffico di stupefacenti ma non la detenzione, reato per cui i due aspiranti consiglieri sono stati condannati.
De Magistris perde 89 candidati in un sol colpo. Tra questi gli undici di Bene comune, esclusi perché le firme sono state autenticate da funzionari non di Napoli: Acone Carmela, Andolfi Delfina, Bonelli Gaetano, Carbone Agostino, Carbone Nunzia, Di Donato Alessio, Funaro Rita, Massa Umberto, Riccio Rita, Torre Massimo. Tutti hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato.
Fuori da due Municipalità i candidati di De Magistris sindaco: nella Terza ne cadono 11 su 23, nella IV 11 su 28 e quindi cade l’intera lista, il cui numero minimo deve essere di 20.