“Il nostro dialogo a più voci vuole essere un tentativo di sfuggire alla logica, apparentemente oggi dominante, della contrapposizione tra politica e magistratura, per recuperare un terreno comune sul piano della riflessione culturale, che ci aiuti ad individuare un punto di equilibrio tra i compiti della politica ed i doveri della giurisdizione, in un momento in cui, a fronte dell’obiettiva crisi etica che attraversa il Paese, resa palese dai sempre più numerosi episodi di corruzione, si diffonde il convincimento che l’unica risposta possibile sia quella della repressione penale”. Così Alfredo Guardiano, giudice della Corte di Cassazione, presenta il prossimo appuntamento dei “Dialoghi sulla Giustizia”, ideati e organizzati dall’Associazione Astrea – Sentimenti di Giustizia, che raccoglie magistrati, giuristi e studiosi di vari settori con l’obiettivo di riflettere sui temi della giustizia, superando i confini del diritto positivo, ed esplorando i nessi che la legano ad ambiti apparentemente lontani come la filosofia, la letteratura, il cinema e le arti figurative.
E proprio con questa metodologia di pluralismo culturale è stato strutturato il dialogo con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando che si confronterà su “Giustizia penale, garantismi ed etica pubblica” con il filosofo Massimo Adinolfi, professore di filosofia della comunicazione all’Università di Cassino, il notaio Dino Falconio, presidente di NotarAct, l’avvocato Alfonso Furgiuele, professore di Diritto processuale penale all’Università Federico II di Napoli e il giudice Armando Spataro, procuratore della Repubblica di Torino.
L’incontro, fissato per lunedì 16 maggio alle ore 17.30 nell’aula Pessina dell’Università Federico II di Napoli, sarà aperto dagli interventi di Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II, Lucio de Giovanni, direttore del Dipartimento della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II, e dei magistrati Alfredo Guardiano e Vincenzo Piscitelli, tra i fondatori dell’Associazione Astrea, e sarà coordinato dalla giornalista de “La Repubblica”, Concita Sannino.