Una tragedia che ha colpito e coinvolto un appartamento in cui vivevano cittadini extracomunitari.
Un boato che ha squarciato il buio della notte spegnendo la vita di una donna e provocando il ferimento di altre quattro persone, due delle quali versano in gravi condizioni.
È accaduto in Vico Vicaria 10, una delle snelle lingue d’asfalto che costituisce il peculiare groviglio di vicoli che contraddistingue le vie del centro storico.
A due passi da via Oronzio Costa e via Pietro Colletta, strade che nei mesi scorsi hanno accolto innumerevoli agguati camorristici e che per svariato tempo hanno rappresentato il quartier generale della paranza dei bimbi di Forcella, ieri sera la morte è sopraggiunta a causa di un’esplosione che ha provocato il crollo del solaio di un appartamento al piano terra.
Lo stabile è stato interamente evacuato, tra le scene di panico dei residenti in zona che, sconvolti e spaventati dal boato, si sono riversati immediatamente in strada.
Per molte ore i Vigili del fuoco hanno continuato a scavare per estrarre il cadavere della donna, mentre le loro ricerche erano animate dal timore – rivelatosi poi infondato – che tra le macerie vi fossero altri due corpi, hanno lavorato anche utilizzando le termotelecamere in grado di individuare il calore dei corpi in maniera da guidare le ricerca.
Lo stabile è stato sottoposto a sequestro e la proprietaria, una donna italiana, è stata interrogata dalla polizia. Tutti sono stati impegnati anche a mantenere l’ordine e a tenere lontani i tanti che volevano accertarsi che non fossero state coinvolte persone care. Sulla vicenda è stata immediatamente aperta un’inchiesta e in Vico della Vicaria è arrivato anche il magistrato di turno: si lavora per accertare le cause dell’esplosione.
A tarda notte non era ancora chiaro se a provocare lo scoppio fosse stata una fuga di gas metano o la deflagrazione di una bombola, ma gli inquirenti sembrano propendere per la prima ipotesi, anche perché altrimenti i danni sarebbero stati anche peggiori.
I cinque feriti sono stati ricoverati in ospedale: due sono stati portati al Loreto Mare e tre al Cardarelli. Il direttore del 118, Giuseppe Galano, ha attivato la procedura maxi-emergenza inviando sul posto sette ambulanze e il presidio medico avanzato che ha prestato i primi soccorsi ai feriti e a molti abitanti della strada in stato di choc.
A rischio, secondo i vigili del fuoco, la stabilità dell’intero fabbricato, un ex convento, abitato da molti extracomunitari. Fino a notte fonda si è continuato a lavorare per cercare una sistemazione alle persone rimaste senza alloggio.