Arrestati i presunti mandanti e gli esecutori materiali dell’agguato dello scorso 22 aprile avvenuto nel circolo “Madonna Santissima dell’arco” in via Fontanelle, nel cuore del Rione Sanità.
Tra gli arrestati figura anche Emanuele Esposito, figlio di Giuseppe e fratello di Fabio, le due vittime dell’agguato di sabato scorso nell’officina di Marano.
Gli arresti sono stati eseguiti stanotte a Milano dagli agenti della Dda di Napoli. Tra i fermati, oltre ad Emanuele Esposito, Antonio Genidoni (figliastro del defunto boss Pierino Esposito), la moglie Vincenza e la madre Addolorata Spina.
Antonio Genidoni e Addolorata Spina sono ritenuti i mandanti del duplice omicidio di Giuseppe Vastarella, 42 anni, e del cognato, Salvatore Vigna, 41 anni, uccisi proprio nell’ambito dell’agguato messo a segno nel circolo “Maria Santissima dell’arco”, nel quale furono ferite altre tre persone, anche loro, secondo gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, legati al clan Vastarella: si tratta di Dario e Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni e di Alfredo Ciotola, 22 anni. La mano armata artefice di quella strage, secondo gli inquirenti, è Emanuele Esposito, pertanto, l’agguato costato la vita al fratello e al padre di quest’ultimo andrebbe considerata una vendetta trasversale in risposta alla “strage” del rione Sanità.
Un botta e risposta a suon di morti e spari che va incastonato nell’ambito della faida tra il clan Vastarella e il clan di Genidoni, quest’ultimo figliastro del boss Pietro Esposito, detto «pierino» ucciso nel novembre del 2015 nella stessa piazza del rione Sanità dove il 6 settembre dello stesso anno fu ammazzato, per errore, il diciassettenne Genny Cesarano. Il figlio di Pietro Esposito, Ciro, è stato ucciso, il 7 gennaio del 2015.