8 maggio: una data cruciale per i cattolici. È il giorno della supplica alla Madonna di Pompei, una pratica devozionale che viene recitata il giorno in cui ebbero inizio i lavori di costruzione della basilica – per l’appunto l’8 maggio – e la prima domenica di ottobre, davanti all’immagine della Madonna di Pompei. La tela originale è attribuita alla scuola di Luca Giordano ed è un’opera del Seicento. Questa immagine è ora divenuta estremamente popolare e diffusa in tutto il mondo, soprattutto nell’Italia meridionale e tra gli emigranti italiani.
Il quadro che rappresenta la Madonna del Rosario è una delle figure religiose più celebri e venerate al mondo: in Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, in Canada esistono altari votivi dedicati alla Vergine del Rosario.
La Basilica di Pompei, ricca di ex voto, è una delle mete italiane più frequentate per pellegrinaggi per impetrare grazie.
Decine di migliaia di fedeli hanno pregato questa mattina sul sagrato della Basilica dedicata alla Madonna del Rosario di Pompei in occasione della tradizionale Supplica.
La celebrazione è stata presieduta dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Presente l’Arcivescovo e Prelato di Pompei Tommaso Caputo.
Nell’ omelia, Ravasi ha esortato i credenti “a saper guardare verso l’alto del cielo per ritrovare la speranza, ma anche a guardare verso il basso della terra per non restare indifferenti alla sofferenza dell’uomo”.
In prima fila tra le autorità anche il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, con la moglie.